Donazione di organi, al Convitto Nazionale Istituzioni e studenti a confronto – Presentato il progetto “Conoscere per donare”

Dallo “Sportello per i trapianti” del Policlinico alle attività didattiche con crediti formativi nel corso di laurea in Medicina, dagli infopoint nel Campus universitario di viale delle Scienze ai seminari promossi dall’Ambulatorio medico universitario. E ancora, le iniziative di sensibilizzazione dell’ERSU, i corsi Ecm organizzati dall’Ordine dei medici, e le attività di informazione, a cominciare dalle scuole, del CRT Sicilia e l’Ismett, i corsi di formazione per gli addetti agli Uffici Anagrafe del Comune. Sono i punti del progetto  di sensibilizzazione “Conoscere per donare” ideato dal Policlinico “Paolo Giaccone” in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, la Scuola di Medicina, l’ERSU, il Comune, il CRT Sicilia, l’ISMETT, l’Ordine dei medici e l’Ambulatorio medico universitario. Il progetto, che si svilupperà in diverse tappe sul territorio siciliano a medio e lungo termine, è stato presentato oggi al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” nel corso dell’evento “Donazione e trapianto di organo: l’importanza della cultura del dono” a cui hanno partecipato le ultime classi di liceo e i rappresentanti delle scuole che fanno parte della rete di istituti del centro storico. Il Commissario del Policlinico Salvatore Iacolino afferma: “L’Azienda ospedaliera universitaria ha costituito questo network al fine di farne strumento organizzativo importante per lo sviluppo della cultura della donazione. Da lunedì prossimo presso l’URP del Policlinico sarà attivo lo “Sportello per i trapianti”, luogo di informazione sull’argomento per i cittadini, gli studenti e gli operatori sanitari, che potranno anche firmare le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti. La Sicilia, purtroppo, ha una percentuale di opposizione del 43% contro il 26% delle regioni più virtuose come la Toscana. Tra le ragioni del no alla donazione vi sono poca informazione, anche perché spesso gli operatori dell’ufficio anagrafe dei comuni non posseggono la necessaria competenza per dare ai cittadini che chiedono il rinnovo o rilascio della carta d’identità le giuste comunicazioni,  diffidenza verso la sanità siciliana, problemi organizzativi nelle rianimazioni e nelle terapie intensive. Con questa iniziativa l’Azienda ospedaliera universitaria ha l’ambizione di contribuire a ridurre il tasso di opposizione alla donazione, spesso legata  a pregiudizi ancestrali e carenza di una corretta informazione”. Dal primo gennaio al 30 marzo 2023 i potenziali donatori segnalati dalle rianimazioni siciliane sono stati 42, di questi 20 procurati, 19 effettivi, e 21 le opposizioni. Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà registrate negli uffici anagrafe dei Comuni siciliani, alla data del 31 marzo, sono 979.633, di queste 572.618 (58,4 per cento) sono di consenso e 407.918 (41,6 per cento) di opposizione Cettina Giannino, Rettrice del Convitto “Giovanni Falcone”, afferma: “Obiettivo della giornata di oggi è sicuramente quello di favorire la diffusione della cultura della donazione nella scuola e nella comunità, promuovendo percorsi di sensibilizzazione finalizzati allo sviluppo di competenze sociali e civiche in grado di sostenere i ragazzi nel prendere decisioni coerenti per la propria salute e il proprio benessere. Promuovere il tema della donazione degli organi collegato alla cultura di stili di vita salutari e allo sviluppo di sentimenti di solidarietà. Per far ciò ritengo che non dovremmo fermarci a questo convegno e dare la nostra piena disponibilità a promuovere un tavolo tecnico per declinare un progetto di scuola che ci veda impegnati in collaborazione con l’università e gli enti istituzionali che vogliono sostenerlo. Un progetto in grado di sviluppare tematiche trasversali e correlabili alle diverse materie curriculari  oltre che volte allo sviluppo di competenze civiche e sociali. Un progetto che faccia da apri pista ad altre scuole come modello di buona prassi da diffondere e promuovere”. Il professore Antonino Giarratano, Direttore del Dipartimento di Emergenza del policlinico e presidente nazionale della Siaarti, la Società Scientifica degli Anestesisti Rianimatori e delle Terapie intensive, afferma: “La Siaarti promuove la vita. In terapia intensiva la salva e in terapia intensiva, quando non può salvare, promuove la donazione degli organi che altre vite comunque salva.  L’invito che oggi diamo ai nostri giovani è di rifiutare le droghe e perseguire la sicurezza quando si muovono sulle nostre strade affinchè la loro vita sia tutelata e, nello stesso tempo, abbracciare il gesto della donazione d’organo, che rappresenta un inno alla vita stessa qualora dovesse essere  perduta”. Nel corso dell’’incontro, un’equipe di esperti formata dal responsabile dell’Unità operativa Terapia Intensiva post operatoria e Neurorianimazione del Policlinico Maurizio Raineri, dal direttore del servizio di Anestesia e sala operatoria dell’ISMETT Gaetano Burgio, dal direttore di Anestesia e Rianimazione dell’ARNAS Civico e del Coordinamento CRT Vincenzo Mazzarese e dalla psicologa del CRT Elena Massihnia ha illustrato agli studenti le molteplici tematiche in merito a donazione e trapianti di organi. Un momento di particolare coinvolgimento emotivo è stato  rappresentato da due testimonianze, quella di Francesca Licari, trapiantata di rene, e quella di Gaspare Muratore, padre di Marco, ex alunno del Convitto, morto in un incidente, donatore di organi. “C’è ancora tanto da fare in tema di donazione d’organi in Sicilia, soprattutto a livello culturale– dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani –. Molto è stato fatto dal Centro regionale trapianti in collaborazione ed in rete con il Centro nazionale e con tutti gli attori interessati, ma dobbiamo e possiamo fare molto di più a livello di diffusione e promozione della cultura e della conoscenza di un tema che a molti lascia dubbi e forse suscita anche qualche paura – continua il Presidente–. Il progetto che viene presentato oggi, e messo in campo dal Policlinico di Palermo con l’Università degli studi, il Centro regionale trapianti, la Scuola di medicina, l’Ismett, l’Ordine dei medici, l’Ersu e il Comune, va esattamente in questa direzione, perché si rivolge in particolar modo ai giovani i quali solo se ricevono informazioni corrette sulla donazione e sui trapianti degli organi possono essere sensibilizzati e giustamente indirizzati. Credo che su questo sia necessario lavorare, proprio sulla consapevolezza e fare rete su questo fronte – conclude Schifani – è indispensabile ed è su questo percorso che si possono ottenere i migliori risultati e la Regione farà la propria parte”.   Il Prefetto Ignazio Portelli, Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, sottolinea: “Promuovere la cultura della donazione di organi a partire dai giovani è importante e necessario, insieme alla promozione delle misure di carattere organizzativo per il consenso informato sui trattamenti sanitari in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e alla volontà di donare gli organi. Queste opportunità, su base volontaria e disciplinate dalle leggi, trovano un preciso fondamento nelle disposizioni della Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e negli stessi principi etici della Società contemporanea nella direzione del rispetto della responsabile volontà dei cittadini e, nell’ipotesi della donazione di organi, anche alla solidarietà tra gli esseri viventi.” Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri osserva: “Sono purtroppo molti i pazienti in attesa di un trapianto ed anche per questo è di fondamentale importanza continuare a investire sulla diffusione della cultura della donazione di organi. In questo campo della medicina – sottolinea Midiri – la sola ricerca scientifica non è sufficiente, perché per salvare la vita di tantissime persone è necessario anche un costante lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza su questo atto di generosità e di rispetto. Il nostro Ateneo partecipa con assoluta convinzione a questo progetto che mette in rete le istituzioni per sviluppare una cultura della solidarietà su questo tema, partendo innanzitutto dagli studenti e dalle giovani generazioni, fornendo informazioni chiare sulle modalità di dichiarazione di volontà e sulle procedure adottate”. Il Coordinatore regionale del CRT Sicilia, Giorgio Battaglia, considera: “Ad oggi, oltre 8.000 pazienti sono in attesa di un organo e per ogni “no” dichiarato in vita dai cittadini il sistema trapianti calcola circa 2,5 mancati trapianti. Ci sono ancora forti differenze territoriali, soprattutto tra nord e sud del Paese (dove i consensi alla donazione sono inferiori rispetto alla media nazionale) e la fascia d’età che maggiormente si oppone alla donazione è quella degli over 60.  L’Italia dei trapianti è tra i primi paesi in Europa per numero di donazioni e interventi eseguiti. Nonostante l’eccellenza della rete trapiantologica italiana, la disponibilità dei cittadini alla donazione è inferiore a quanto sarebbe necessario. Per questo motivo, è importante non rimandare la decisione di diventare donatori ma informarsi e dichiarare la propria volontà attraverso uno dei tanti modi previsti dalla legge. Donare è una scelta naturale un messaggio per tutti i cittadini che non si sono ancora espressi sulla donazione, un invito a compiere una scelta importante e un gesto di grande solidarietà sociale”. Il presidente ERSU Palermo, Michele D’Amico, dichiara: “L’ERSU di Palermo, oltre a occuparsi dei benefici e dei servizi in favore degli studenti universitari meritevoli e bisognosi, vuole essere a fianco di chi porta avanti quotidianamente la sensibilizzazione dei cittadini nel tentativo di superare limitazioni di natura culturale e di comunicazione. Ci auguriamo di potere riuscire a fare condividere al maggiore numero possibile di studenti universitari l’esigenza di partecipare alla crescita di una comunità sociale più umana e rispettosa della vita umana attraverso la cultura della donazione di organi”. Toti Amato, presidente Omceo e consigliere della Fnomceo, afferma: “Ciò che più colpisce in Sicilia è il numero altissimo di persone che rifiutano la donazione di un congiunto in rianimazione, che è del 40%, a fronte di regioni come la Provincia di Trento, dove l’opposizione si ferma al 10%. Manca la cultura del dono per ragioni sociali e culturali che ne influenzano la percezione”. Amato continua: “La donazione è un terreno delicato, con risvolti etici importanti,  su cui l’ordine lavora da anni con incontri e corsi Ecm per sensibilizzare i medici, soprattutto quelli del territorio, che sono il primo contatto con i cittadini. Ma non basta. Per educare e far capire che ogni donatore fa la differenza tra la vita e la morte, bisogna intervenire su più fronti: migliorando il livello di informazione, a partire dalle scuole, collaborando con le organizzazioni attive sul tema, e soprattutto lavorando sull’organizzazione dell’intero processo”. Il Direttore di ISMETT, Angelo Luca, asserisce: “Ad oggi, presso il nostro Istituto sono stati eseguiti quasi 3mila trapianti, siamo stati, quindi, in grado di offrire a tanti pazienti la possibilità del trapianto garantendo quindi delle cure salvavita. La promozione della donazione rientra nella mission dell’Istituto. Ci preme sottolineare anche l’importanza della donazione da vivente, per il rene e per il fegato,  che può garantire una speranza a quei pazienti che non possono più attendere”. L’assessore regionale della Salute Giovanna Volo conclude: «I risultati raggiunti dalla sanità siciliana, grazie all’impegno e alla collaborazione del Centro Regionale Trapianti, del Centro Nazionale Trapianti e di tutti gli operatori della rete ospedaliera dimostrano come l’altissima professionalità e la capacità di lavorare in sinergia permettono di raggiungere l’eccellenza nelle cure. Ogni donazione d’organo e ogni trapianto – afferma l’assessore Volo – sono frutto di questo coordinamento operativo e della generosità dei donatori e dei loro familiari, capaci di trasformare il proprio dramma familiare in un momento di gioia per tante altre persone alle quali donano una speranza di vita. Sensibilizzare i cittadini sul tema della donazione di organi a scopo di trapianto e informarlo sulle modalità di dichiarazione di volontà, ma anche migliorare l’organizzazione aziendale nell’ambito dell’accertamento di morte e della raccolta del consenso da parte dei familiari sono gli strumenti che la Regione intende utilizzare per aumentare il numero di donatori e di trapianti e, conseguentemente, dare una risposta efficace ai tanti pazienti in lista d’attesa».     L'articolo Donazione di organi, al Convitto Nazionale Istituzioni e studenti a confronto – Presentato il progetto “Conoscere per donare” sembra essere il primo su ERSU PALERMO.

Servizio di ristorazione: riapre la pizzeria del “Santi Romano” anche a pranzo

Da lunedì 3 aprile 2023, la pizzeria del “Santi Romano” sarà riaperta anche a pranzo.   Per eventuali informazioni e/o chiarimenti, l’ERSU risponde o contattare l’Ufficio Ristorazione ubicato all’interno della Residenza Universitaria “Santi Romano”, piano ammezzato – Palermo: _Tel. 091.6545913/5938/4204 _email ristorazione@ersupalermo.it L'articolo Servizio di ristorazione: riapre la pizzeria del “Santi Romano” anche a pranzo sembra essere il primo su ERSU PALERMO.

Borse di studio al 100% in Basilicata

Il diritto allo studio è un presidio fondamentale in Basilicata, dove risiede l’Università degli Studi, comunemente denominata UNIBAS, istituita nel 1981, nell’ambito delle misure straordinarie per fronteggiare il terremoto dell’Irpinia. Nella Regione attualmente sono presenti i seguenti corsi di laurea: matematica, informatica, economia, scienze umane, farmacia, ingegneria, archeologia, scienze agrarie, forestali e alimentari e ambientali, scienze della formazione primaria, architettura. A partire dall’anno accademico 2021/2022, l’Università della Basilicata è sede anche della Facoltà di Medicina e Chirurgia oltre all’Università Cattolica di Roma con i corsi delle professioni sanitarie. Un’offerta formativa e culturale che non si ferma qui dato che sono presenti importanti Istituti Superiori, abilitati dal Ministero dell’Università.

In questo contesto si inserisce ARDSU che ha l’obiettivo di favorire l’accesso e la continuità degli studi rimuovendo gli ostacoli socio- economici ai giovani che hanno scelto di restare nella loro regione o di quelli che vengono da altre zone per studiare.

Erogazione di borse di studio

L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio della Regione Basilicata dal 1997 fornisce quindi un notevole aiuto agli studenti lucani sia attraverso la riduzione, parziale o totale, delle tasse universitarie, sia in termini di agevolazioni in materia di vitto e alloggio. Fra le misure più importanti va annoverata l’erogazione di borse di studio agli studenti economicamente svantaggiati e meritevoli. Come sottolineato dal Presidente di ARDSU Basilicata, l’Avvocato Antonio Zottarelli: “L’ARDSU, consente di preservare il pagamento delle borse di studio al 100% a tutti gli studenti che risultano idonei in graduatoria, vale a dire al corpo degli studenti che ne facciano richiesta e siano in possesso dei titoli previsti dalla legge. Si tratta di un dato statistico importantissimo”.

Implementato il servizio mensa

L’attenzione nei confronti degli studenti si è concretizzata con ulteriori servizi implementati negli ultimi anni. Fra questi l’efficientamento del servizio mensa, attraverso la consegna dei pasti con il metodo catering. Un servizio che, dal 2022, è stato implementato anche in favore degli studenti del Conservatorio di Potenza, dato che la sede dell’Istituto non si trovava in prossimità delle mense universitarie. Negli ultimi mesi è stato programmato inoltre il trasferimento della sede amministrativa ARDSU presso il Polo Universitario “Francioso” di Potenza, nell’ottica di garantire agli studenti un presidio di prossimità e di maggior collaborazione tra Istituzioni e studenti.

40 posti letto in più nelle residenze universitarie

ARDSU ha inoltre promosso un ampliamento dell’offerta alloggi per gli studenti: oltre 40 posti in più, rispetto a quelli già previsti. Un risultato che è stato possibile raggiungere attraverso i fondi del PNRR, già assegnati con Decreto ministeriale pubblicato il mese di febbraio 2023. Un importante traguardo ottenuto grazie anche ad ANDISU, come sottolineato dall’Avv.Zottarelli: “Di grande rilievo è stato il contributo personale offerto dal Presidente ANDISU, per raggiungere tali risultati”.  Attualmente infatti l’ARDSU dispone di due residenze universitarie (Macchia Romana e Via della Pineta), entrambe situate nella città di Potenza, per un totale di circa 70 posti, di cui tre riservati ai diversamente abili. Tuttavia, la Regione Basilicata e l’ARDSU, di concerto con il Ministero dell’Università e Cassa depositi e Prestiti, sta procedendo, attraverso appalto di lavori pubblici, al recupero e alla ristrutturazione edilizia del 2° padiglione dell’ex ospedale civile di Matera da adibire a residenza universitaria, la cui realizzazione definitiva avverrà nel breve periodo. In questo modo entrambi i capoluoghi saranno dotati di una residenza universitaria.

Il PNRR per rilanciare le Università del sud

Il PNRR ha consentito all’Ente di implementare i posti alloggio nonché incrementare i fondi dedicati alle borse di studio per tutti gli studenti aventi diritto con la previsione di un aumento medio di circa 900 euro per ciascuno studente, a partire dall’anno accademico 2022/2023.

Come sottolineato dal Presidente: “Il PNRR è senz’altro un’opportunità imprescindibile per le Università, per migliorare l’offerta didattica e formativa e per l’Ente di diritto allo studio, per migliorare sia dal punto di vista quantitativo e qualitativo dei servizi, soprattutto allo scopo di contenere l’emigrazione degli studenti delle Regioni del Sud”.

L’emigrazione degli studenti del sud verso le città universitarie del nord è un dato di fatto che ha interessato, negli ultimi decenni, varie regioni meridionali. Grazie anche agli enti del diritto allo studio questa tendenza si può cambiare. Secondo gli ultimi dati in Basilicata gli iscritti all’Università sono aumentati con un 25% proveniente da fuori regione.

La proposta di ARDSU Basilicata

Cosa fare quindi per rendere più attrattive le facoltà del territorio ed evitare che i giovani abbandonino le proprie città d’origine per formarsi e lavorare altrove?

ARDSU promuove già iniziative che hanno l’obiettivo di incentivare la presenza all’Università locale i giovani e nelle residenze universitarie sono previste attività di aggregazione e socializzazione grazie alla presenza negli alloggi di palestre, aree informatiche, sale studio e anche un cinema. Infine, come sottolineato dal Presidente Zottarelli: “A mio parere, per rendere ancora più attrattiva la nostra Regione e, nello specifico, la nostra Università, è necessario, in primis, incrementare l’offerta formativa e, quindi, formare gli studenti per consentire loro maggior opportunità per l’accesso al lavoro nella nostra Regione. Tutto ciò potrebbe essere raggiunto anche mediante l’istituzione di nuovi corsi di laurea, tra l’altro molto ambiti dagli studenti, come ad esempio, la facoltà di giurisprudenza, scienze politiche e psicologia”.    

 

Un gioco per conoscersi e ritrovarsi, l’iniziativa di ERSU Palermo

“Il gioco è la medicina più grande”. Questa celebre frase di Lao Tse racchiude il senso e l’obiettivo delle attività ludiche promosse per e dalla comunità studentesca.

Il gioco come volano di divertimento, ma anche e soprattutto occasione di socialità e di confronto costruttivo e formativo. Per consolidare il rapporto di fiducia fra gli enti del diritto allo studio e i giovani che frequentano l’Università vengono promossi incontri ricreativi come quello organizzato da Ersu Palermo in collaborazione con l’Associazione “Impronta Studentesca”.

Martedì 28 marzo, a partire dalle ore 21:30, si è tenuta presso la lounge area della residenza universitaria Santi Romano il “Quizzone”, una sfida fra squadre di studenti a colpi di domande sulla cultura generale, sull’arte, sul cinema e sulla musica. La lounge area rappresenta uno spazio d’incontro per gli studenti nonché un luogo adibito a incontri e workshop.

Ben 20 gruppi di giovani si sono sfidati nel corso della serata scandita dal questionario organizzato dalla ditta Big Time Service. In totale ben 200 studenti hanno partecipato all’evento e hanno già chiesto di replicare l’iniziativa. A vincere è stata la squadra denominata “5 ingegneri – 1″, composta da quattro studentesse della facoltà di Ingegneria. In premio gadget per tutti i componenti della squadra che, grazie al gioco, hanno avuto modo di conoscersi meglio e mettersi alla prova divertendosi.

La squadra è stata premiata mercoledì 29 marzo in mattinata presso la residenza Ersu di via delle Scienze a Palermo dal presidente di Ersu Palermo Michele D’Amico e il direttore Ernesto Bruno.

L’iniziativa rientra in un quadro generale di attività sociali e culturali che Ersu organizza per far interagire le studentesse e gli studenti universitari, in particolare quelli residenti negli alloggi universitari.

In questo quadro rientrano anche la promozione di show teatrali e spettacoli musicali con la possibilità di offrire sconti sui biglietti ai più giovani. Una possibilità che da tempo Ersu Palermo mette a disposizione dei ragazzi per coinvolgerli attivamente in laboratori e incontri culturali. Una buona opportunità per chi non riesce a sostenere i costi e che ha così la possibilità di partecipare ad attività ricreative.

Il diritto allo studio non si esaurisce solo alla mera erogazione di finanziamenti per permettere a una platea sempre più alta di proseguire il percorso universitario, ma si arricchisce di iniziative sociali e culturali.

Far parte dell’Università vuol dire far parte di una comunità.

La serata quizzone, considerato il successo raggiunto, apre le porte ad altre attività simili che Ersu Palermo continuerà a promuovere presso le residenze universitarie e non solo.

Come dichiarato dal Presidente D’Amico: “Nell’era del post- Covid si riprende il gusto dello stare insieme, anche attraverso il gioco, per favorire la crescita professionale e la socializzazione”.

ULTERIORE AMPLIAMENTO  GRADUATORIE BORSE DI STUDIO A.A. 2021-2022

Pubblicate  le graduatorie di borse di studio con un ulteriore ampliamento per lâ??A.A. 2021/22. In conformità alle disposizioni normative sulla privacy i nominativi degli studenti sono stati sostituiti con il numero identificativo della pratica, riportato nella richiesta (autocertificazione) in alto a destra. Gli studenti di primo anno sono inseriti in una graduatoria unica in ordine di punteggio discendente; gli studenti anni successivi al primo sono inseriti in graduatorie suddivise per facoltà, corso di laurea e anno di corso in ordine di punteggio discendente, e denominate come segue:                  Consulta graduatorie borse di studio ciclo unico magistrali primi anni triennali

Sospensione sportello Er-go Rimini

Giovedì 06 aprile sarà sospeso lo sportello ER.GO a Rimini presso la sede del Campus di Via Carlo Cattaneo 17

PROVE SCRITTE DEL CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI, PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI DIRIGENTE AMMINISTRATIVO

Si informano i candidati ammessi alle Prove Scritte che le stesse si svolgeranno come di seguito:   PRIMA PROVA SCRITTA Sede: Residenza Olimpia Lungo Dora Siena, 104 - 10153 Torino Calendario: Martedì 18 aprile 2023 ore 9,00-12,00   SECONDA PROVA SCRITTA Sede: Residenza Olimpia Lungo Dora Siena, 104 - 10153 Torino Calendario: Martedì 18 aprile 2023 ore 14,30-17,30

Sesto Fiorentino – 22 nuovi posti letto per gli studenti

Il DSU Toscana ha preso in consegna, dal 31 marzo, 22 nuovi posti letto da assegnare agli studenti presso il comune di Sesto Fiorentino in prossimità del Polo Scientifico, vicino alla residenza universitaria Mattei ed agli appartamenti di via della Pace, continuando così la ricerca di alloggi per soddisfare la richiesta degli aventi diritto. Con tale accordo, i posti letto reperiti nel  comune di Sesto Fiorentino diventano 133.

Pisa Mensa Martiri – ripristinato il servizio pizzeria

Si comunica che a partire dal 3 aprile 2023 verrà ripristinato il servizio serale della pizzeria presso la mensa Martiri.

CHIUSURA SALA STUDIO ORMEA

Si comunica agli studenti che il giorno 4 aprile 2023 la sala studio Ormea rimarrà chiusa per interventi tecnici alla rete elettrica.   Ci scusiamo per il disagio.