Consiglio Nazionale, il Presidente Sciretti: “Momento significativo per la collaborazione fra organismi”

Abbiamo iniziato questo mese di luglio nel migliore dei modi, attraverso un Consiglio Nazionale di Andisu partecipato e condiviso e che per la prima volta si è svolto in Sicilia, a Palermo. Questo perchè credo che l’interscambio tra i territori, il confronto delle esperienze e il dialogo tra tutti gli enti che aderiscono ad Andisu sia fondamentale per rilanciare il diritto allo studio universitario in Italia. Conoscere i punti di forza e le criticità di tutte le regioni è essenziale per superare gli ostacoli, in una logica ormai quotidiana di lavoro senza barriere e oltre i limiti.

Come sappiamo quelli estivi sono per noi mesi intensi, in alcuni territori i nuovi bandi sono già aperti in altri stanno per uscire. Negli anni scorsi abbiamo avuto modo di osservare come il trend di studenti e studentesse che si rivolgono agli Enti per il Diritto allo Studio sia progressivamente cresciuto. Sta a noi aiutarli, anche rafforzando le sinergie tra la nostra Associazione e i suoi Enti, ad essere informati sull’uscita dei bandi e sul loro funzionamento.

Spetta infatti a tutti noi trovare soluzioni, affrontare le sfide anche partendo dal confronto e dalla formazione continua e in questo senso l’incontro di Palermo ha rappresentato un momento significativo per rafforzare la collaborazione tra le diverse realtà regionali, condividere esperienze e individuare soluzioni comuni per il miglioramento del DSU italiano.

“Diritto allo Studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”: in arrivo nuovi 60mila posti letto

Nuovi 60mila posti letto per studenti universitari da realizzare entro il 2026: l’annuncio è del Ministero dell’Università e della Ricerca che finanzia un bando da 1,2 miliardi di euro. Una grande occasione anche per gli organismi del diritto allo studio che si sono riuniti, lunedì 1 luglio, dalle ore 15:30 fino alle ore 18:30, presso la Sala Piersanti Mattarella di Palermo, per confrontarsi sulle opportunità e richieste del nuovo mondo.

Tutti gli associati dsu hanno infatti assistito alla presentazione del roadshow Mur- CdP (Cassa Depositi e Prestiti ha infatti promosso il bando insieme al Ministero) nel corso di un workshop dedicato dal tema  “diritto allo studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”.

Coinvolti nell’incontro tutti e 39 gli organismi che si occupano in Italia di supporto e gestione dei servizi legati alle borse di studio universitario per garantire il rispetto effettivo dell’articolo 34 che sancisce la tutela del diritto allo studio.

Al centro del workshop il diritto all’abitazione, uno dei servizi e attività cardine del dsu e una delle richieste maggiormente sentite nella comunità studentesca, specialmente fra gli studenti fuori sede spesso in difficoltà a continuare gli studi a causa del caro affitti nelle città universitarie. Il workshop è stata l’occasione per conoscere i dettagli, gli obiettivi e le applicazioni del bando da 1,2 miliardi di euro finalizzato a creare 60mila nuovi posti letto entro il 2026, come previsto dal Pnrr.

Ad aprile il workshop è stato il Prof. Salvo Cannizzaro componente del consiglio di amministrazione dell’Ersu di Catania  e della Federico II. A seguire i referenti e rappresentanti degli Ersu siciliani (Palermo, Enna e Messina) che hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro.

A intervenire al workshop anche la rappresentante di Cassa e Depositi e Prestiti, Esedra Chiacchella, Responsabile Pubblica Amministrazione Cassa Depositi e Prestiti. La Dott.ssa Chiacchella, insieme al suo collega Tommaso Savi, Responsabile Finanziamenti Regionali, Enti Pubblici non Territoriali e Gestione Fondi Cassa Depositi e Prestiti, hanno illustrato le motivazioni che hanno spinto nell’organizzare questi incontri in sinergia con il MUR: “Questa rappresenta la terza tappa del roadshow di CdP dal titolo “Student Housing” per la presentazione del bando PNRR dedicato all’housing universitario. Toccheremo circa 15 città universitarie italiane. L’idea è quella di promuovere con forza questo bando affinchè questa misura venga conosciuta nei territori per promuovere un dialogo con gli stakeholder del territorio, nei quali rientrano anche gli organismi del diritto allo studio. 60mila nuovi posti letto è l’obiettivo da ottenere grazie alla misura PNRR con l’obiettivo di abbassare il divario sociale tra studenti e permettere loro di sviluppare il loro capitale umano attraverso la formazione. CdP sta collaborando con il MUR da anni in maniera soddisfacente. Collaboriamo da tempo con la legge 338 del 2000 che ha creato più di 40mila posti letto in Italia dando un modello di gestione delle risorse negli anni. CDP mette a disposizione strumenti finanziari per la realizzazione di campus e laboratori di ricerca per facilitare e promuovere il diritto allo studio e il lavoro”. 

Il bando rispecchia anche le esigenze sollevate dal mondo degli organismi del diritto allo studio, come ricorda Alessio Pontillo, del Gabinetto del Ministero dell’Università ed ex Presidente di ANDISU: “Il Ministero vuole implementare il bando housing che rappresenta una grande opportunità per realizzare nuovi posti alloggio per i nostri studenti. Queste iniziative (come quella con CdP) servono per pubblicizzare il bando e facilitare l’aumento delle candidature in tutto il territorio nazionale. Con ANDISU, ringrazio il Presidente Sciretti, c’è un rapporto di collaborazione che va avanti su molti argomenti e in particolare sull’aumento delle opportunità alloggiative grazie anche alla partecipazione di ANDISU stessa alla cabina di regia per la realizzazione del bando. Quest’ultimo racchiude le esigenze manifestate dagli organismi del dsu. In questo periodo di tensioni geopolitiche e di crisi economica energetica, questo bando, grazie anche all’input arrivato da ANDISU, consente di beneficiare di un numero più alto di posti alloggi per gli enti a costo zero per i primi tre anni. Grande sinergia posta in essere tra Ministero, soggetti pubblici e privati che vorranno concorrere per realizzare dei posti alloggi funzionali per gli studenti in un’ottica di massima apertura”.

Sul ruolo che ha giocato e giocherà l’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio, il Presidente ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti ha specificato: “Ringrazio gli ERSU siciliani per averci permesso di ritrovarci qui come associazione nazionale per il Consiglio Nazionale che si terrà domani e per affiancare ai momenti istituzionali dei momenti di approfondimento tecnico. Il tema dell’housing è strategico e delicato. Il bando legato al PNRR vuole raggiungere un obiettivo ambizioso che è ormai indiscutibile. Stiamo andando oltre rispetto quanto fatto in passato: ora c’è la consapevolezza, partita anche dal Governo, che il diritto allo studio non è solo un provvedimento assistenziale, ma un asset strategico di sviluppo socio economico dei territori. Il bando housing aiuta gli organismi dsu a offrire nuovi posti letto ai capaci meritevoli e affronta il tema della classe media. La soglie ISEE è un numero che misura il proprio reddito, ma non possiamo pensare che dopo la soglia bassa dell’ISEE ci siano subito i cosiddetti “ricchi”. Questo invece è un provvedimento lungimirante che permette di allargare i potenziali beneficiari del bando. Partecipare al bando vuol dire poter cambiare lo sviluppo del paese. I problemi legati alla disponibilità dei posti letto non rappresentano una questione solo italiana, per questo è importante la collaborazione di tutti, dagli enti pubblici ai soggetti privati. Abbiamo delle istituzioni disposte a ridiscutere alcune certezze e a provare  a capire cosa modificare per raggiungere l’obiettivo. Non si tratta di un obiettivo solo di ANDISU, ma dell’intero sistema paese”.

Il 7 maggio scorso il Governo nazionale ha inoltre nominato anche il Commissario per l’housing universitario, Ing. Manuela Manenti, presente in aula per ribadire le sue attività e disponibilità: “La missione 4 componente 1 del PNRR è una missione fondamentale perchè non solo prevede 1 miliardo e 2 milioni di finanziamenti per realizzare i nuovi posti letto ma che il 40% del finanziamento debba essere destinato a nuovi alloggi nel Sud Italia. Il Commissario fa da facilitatore mettendo in contatto i rapporti inter istituzionali tra gli enti per velocizzare la realizzazione degli alloggi. Sono qui presente quindi per conoscervi e capire le esigenze degli organismi dsu per poter snellire le procedure e i tempi. Vogliamo accogliere le richieste degli organismi dsu. Si tratta di uno sforzo che l’Italia deve fare per abbassare i costi dell’alloggio”.

Antonio Di Donato, Direttore della Direzione generale dell’Unità di Missione per l’attuazione degli interventi del PNRR del MUR, ha presentato poi i dettagli tecnici del bando 481 del 2024: si tratta di un bando sportello, le candidature possono essere presentate in qualsiasi momento. Le scadenze per il termine lavori è stata posticipata al 30 aprile 2026 per consentire al Ministero di poter rendicontare i 60mila posti letto all’Unione Europea. I soggetti ammessi sono sia  i soggetti privati e soggetti pubblici.

Per quanto riguarda ogni intervento dovrà avere almeno 20 posti letto. Il 70% dei posti letto dovrà essere in camera singola.

Il bando prevede che il 30% dei posti letto sarà destinato agli enti dsu e la restante percentuale dovrà rispettare il costo di mercato.

Per quanto riguarda le caratteristiche delle residenze: dovranno essere prossime alle sedi universitarie o collegate agevolmente tramite mezzi di trasporto pubblico alle sedi, non dovranno avere barriere architettoniche, dovranno rispettare le direttive antisismiche ed essere sostenibili (non si possono utilizzare quindi caldaie a gas e su terreni no green field).

Il vincolo di destinazione d’uso dovrà essere di almeno 12 anni.

Il contributo è di circa 20mila euro a posto letto. Ci sarà una riduzione della base imponibile IRES/IRAP del 40% e un credito d’imposta corrispondente all’IMU versato annualmente.

Il 70% dei posti letto sono assegnati al mercato (il gestore riceve il corrispettivo direttamente dagli studenti beneficiari che vengono indicati tramite procedure pubbliche su base di merito) mentre il 30% sarà assegnato agli enti di diritto allo studio. Nei primi 3 anni la tariffa coincide con quella applicata regionalmente, nei successivi 9 anni ai posti letto si applicherà una tariffa di mercato alla quale verrà però applicata una riduzione del 25%. La tariffa di mercato terrà conto sia delle caratteristiche dell’immobile in sé (distanza dalla sede universitaria o dai mezzi pubblici di trasporto) sia della tipologia d’intervento (es. insieme di servizi aggiuntivi che vengono offerti agli studenti come palestre, mense, sale studio, bici elettriche presenti nelle residenze).

Gli enti dsu si possono candidare direttamente al bando mentre gli enti locali dovranno candidare l’immobile indirettamente dandolo in gestione a un terzo soggetto.

Le imprese possono caricarsi sia direttamente che indirettamente.

Nel corso del workshop sono stati poi illustrati nel dettaglio i criteri di valutazione e le premialità.

Gli organismi dsu hanno quindi poi avanzato domande legate al bando e alle eventuali criticità. Su queste ultime il Presidente Sciretti ha infine aggiunto: “Ci stiamo confrontando anche sugli aspetti più delicati del bando. Il momento storico che stiamo vivendo è però quello con la maggior quantità di risorse investite per il diritto allo studio da parte delle istituzioni. Questo deve essere riconosciuto. L’obiettivo è ambizioso perchè si tratta di numeri veramente grandi. Il 30% di posti letto previsti dal bando e  destinato direttamente agli organismi dsu vuol dire che gli organismi dovranno gestire anche 18mila posti letto in più che rappresentano anche un costo con incidenza sui bilanci. Ci sono stati i 300 milioni dell’ex bando PNRR e ora anche l’innesto dei 60mila nuovi posti e questo vuol dire che si sta lavorando con grandi numeri e grandi risorse, ma nell’ottica di mantenere anche la sostenibilità nel medio e lungo termine. Il 30% dei posti previsti da questo nuovo bando è comunque tantissimo rispetto ai posti che prevedeva la legge 338. Lo sforzo che si chiede agli enti dsu è già importante e ritengo che stiamo vivendo quindi il momento migliore per il diritto allo studio”.

 

Consiglio Nazionale Andisu: Innovazione e Partecipazione al centro dell’Incontro di Palermo

Si è concluso oggi a Palermo il Consiglio Nazionale Andisu, che si è sviluppato nei giorni 1 e 2 luglio 2024. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti e delegati provenienti da tutte le regioni d’Italia, in un contesto di ampia partecipazione territoriale e di interscambio delle esperienze da nord a sud.

Il Presidente Andisu, Alessandro Ciro Sciretti, ha sottolineato l’importanza di questo incontro, dichiarando: “Si afferma il criterio di ampia partecipazione territoriale e di interscambio delle esperienze su tutto il territorio. È cruciale la consapevolezza e la volontà di rilanciare il diritto allo studio universitario in Italia. Conoscere i punti di forza e le criticità di tutte le regioni è essenziale per superare gli ostacoli, in una logica ormai quotidiana di lavoro senza barriere e oltre i limiti.”

Tra i temi trattati durante il Consiglio, particolare attenzione è stata dedicata all’housing universitario. Il giorno 1 luglio si è svolto un workshop che ha visto la partecipazione della dirigenza nazionale del Ministero dell’Università, della Cassa Depositi e Prestiti, e dei 39 organismi per il diritto allo studio universitario in Italia, discutendo strategie e soluzioni per migliorare l’offerta abitativa per gli studenti nell’ambito delle misure finanziarie previste dalla Legge 481/2024 che stanzia 1,2 miliardi di euro per la creazione di 60mila nuovi alloggi universitari entro il 2026.

Un altro tema di rilievo è stato quello della medicina digitale come medicina della prevenzione in favore degli studenti universitari. La Fondazione Fomed, in collaborazione con Ersu Palermo ed Ersu Messina, ha illustrato nella mattinata di oggi le potenzialità e i benefici di queste tecnologie innovative per la salute degli studenti attraverso un apposito progetto (progetto Coach).

Nel corso del Consiglio tenuto questa mattina, è emersa l’importanza di affrontare e superare le sfide, partendo dal confronto continuo fra organismi per il DSU. “Superare e trovare soluzioni, affrontare le sfide anche partendo dal confronto e dalla la formazione continua è fondamentale,” ha continuato il Presidente Sciretti. “Così colleghi da tutta Italia si confrontano e sviluppano tematiche con il supporto di esperti, promuovendo un arricchimento reciproco. E i workshop rappresentano uno strumento dinamico di crescita e di innovazione” ha concluso Sciretti.

L’incontro di Palermo ha rappresentato un momento significativo per rafforzare la collaborazione tra le diverse realtà regionali, condividere esperienze e individuare soluzioni comuni per il miglioramento del DSU italiano. Il Consiglio Nazionale Andisu continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che operano nel settore, promuovendo una cultura di cooperazione e crescita costante.

ANDISU  esprime un ringraziamento speciale al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, per l’ospitalità, e agli Ersu siciliani, in particolare all’Ersu di Palermo e la sua presidente Margherita Rizza, per l’organizzazione logistica che ha consentito anche momenti per conoscere l’arte e la cultura in Sicilia.

In Sicilia il prossimo Consiglio Nazionale ANDISU. Un appuntamento ricco di iniziative

L’appuntamento per il prossimo Consiglio Nazionale ANDISU è a Palermo, a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento Regionale, per il giorno 2 Luglio 2024. Ma per l’occasione gli ERSU siciliani, che hanno collaborato con ANDISU alla realizzazione dell’evento, hanno contribuito a una serie di iniziative collaterali che cominciano già nel pomeriggio di giorno 1 luglio. Andisu offre, così, ai convenuti a Palermo la possibilità di un importante momento di confronto, ma anche la possibilità di vivere un intenso momento culturale.

Giorno 1 luglio

Si inizia lunedì 1 luglio, alle ore 14:00 (con appuntamento davanti l’Ingresso monumentale), per la visita guidata della Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni, grazie all’ausilio dello storico dell’arte messo a disposizione dalla Fondazione Federico II°.

Al termine della visita, alle ore 15,30 presso la Sala Mattarella, avrà inizio il Workshop “Diritto allo Studio: analisi e implicazioni del D. M. 481/2024”. Un importante momento, possibile grazie alla disponibilità del Ministero dell’Università, per fare il punto sul tema delle misure ministeriali in atto in tema di housing universitario. Saranno presenti: Antonio di Donato, Direttore della Direzione generale dell’Unità di Missione per l’attuazione degli interventi del PNRR del MUR; Manuela Manenti Commissario per l’housing universitario; Caterina Rizzi, Presidente della Commissione Tecnica di valutazione delle richieste di finanziamento; Alessio Pontillo, Dirigente Ministero dell’Università e della Ricerca.

Alle 18,30, poi, evento musicale a cura dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Mentre, presso i Giardini del Palazzo Reale, al termine dell’evento concertistico, avrà luogo la cena.

Giorno 2 luglio 

Si ritornerà a Palazzo dei Normanni la mattina successiva, martedì 2 luglio, per i lavori del Consiglio Nazionale, con inizio alle 9,30, presso la Sala Pio La Torre. Per le 10,40 è prevista la presentazione del progetto degli ERSU siciliani con FOMED, Fondazione italiana della Medicina digitale: “Diritto allo Studio, Diritto alla Salute”. Un progetto che mette al centro la prevenzione primaria in favore degli studenti universitari, attraverso le opportunità fornite oggi dalla medicina digitale che consente sia di monitorare gli studenti universitari con patologie, sia di effettuare azioni di screening per la prevenzione sanitaria sulla popolazione. Si proseguirà, quindi, con la trattazione dell’ordine del giorno del Consiglio Nazionale. 

Al termine della mattinata lunch presso il Loggiato Parlamentare.

E’ importante ricordare che per partecipare agli eventi delle due giornate  è obbligatoria la registrazione all’evento attraverso il link inviato dalla Segreteria Andisu nei giorni scorsi (è stato inviato anche all’elenco degli alberghi convenzionati per l’occasione)

Si ricorda, infine, che per l’accesso al Palazzo dei Normanni, in base al regolamento dell’Assemblea Regionale Siciliana, è obbligatorio per gli uomini indossare giacca e cravatta.

ANDISU sbarca su Linkedin

Andisu presente da giugno anche su LinkedIn. L’Associazione nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario ha aperto una sua pagina anche sul social network specializzato nello sviluppo e potenziamento dei contatti professionali e nella diffusione e condivisione di contenuti e avvisi dedicati al mondo del lavoro a 360°. 

Dopo Facebook e Instagram, è stato attivato un nuovo canale di comunicazione ufficiale nazionale per permettere agli enti dsu di restare costantemente in contatto e aggiornamento sulle iniziative, sugli accordi, sugli eventi organizzati a livello nazionale e internazionale dall’Associazione. 

La piattaforma sarà infatti dedicata, specialmente, al racconto delle partnership avviate, dei contatti stabiliti, non solo fra enti territoriali pubblici e pubblica amministrazione nazionale, ma anche con organismi transnazionali privati che svolgono attività simili a quelle portate avanti da ANDISU. 

Il fil rouge resterà sempre quello di cercare di valorizzare, attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione (resa possibile grazie alle occasioni di incontro e dibattito sugli strumenti a disposizione e sulle soluzioni da attuare), il diritto allo studio, per garantire ai capaci e meritevoli la prosecuzione della formazione, rimuovendo gli ostacoli laddove presenti e potenziando le capacità e skills della nuove generazioni, contribuendo di fatto al futuro sviluppo economico e sociale del paese. 

LinkedIn permette anche di restare aggiornati, anche come Associazione, sulle buone iniziative svolte dalla rete di chi si occupa di diritto allo studio. 

L’invito che lanciamo ai vari enti e organismi del diritto allo studio è quello di seguire e interagire con la pagina LinkedIn in modo da potenziare la rete di contatti e di scambi sulle best practices in termini di sostegno alla formazione. 

La pagina di ANDISU su LinkedIn è raggiungibile al seguente link: https://www.linkedin.com/company/andisu/ 

 

Guardia di Finanza e Università: nuova Intesa MUR-GDF contro truffe borse di studio

Si rafforza la collaborazione tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Guardia di Finanza contro le possibili frodi su assegnazioni indebite di borse di studio e alloggi universitari.

Oltre al rinnovo del Protocollo d’intesa, infatti, MUR e GdF hanno anche ampliato la collaborazione prevedendo nuove sinergie tra il personale e coinvolgendo anche gli Enti per il diritto allo studio.

A sottoscriverne i contenuti, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Sen. Anna Maria Bernini, e il Comandante Generale della Guardia di finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro.

Alla firma era presente anche una delegazione nazionale dell’ANDISU, Associazione nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario capeggiata dal Presidente, Alessandro Ciro Sciretti.

Si consolida così una intesa finalizzata a sostenere l’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti legati all’erogazione dei contributi nazionali destinati agli studenti in condizioni economiche svantaggiate o meritevoli.

La collaborazione troverà concreta attuazione in costanti scambi informativi che permetteranno alla Componente speciale della Guardia di Finanza di approfondire dati, notizie e altre informazioni qualificate, sviluppare progetti operativi e attivare i Reparti territoriali del Corpo per l’esecuzione di riscontri investigativi “sul campo”.

Il partenariato si arricchisce, infatti, di una nuova linea di collaborazione volta a potenziare il presidio a tutela della corretta erogazione di borse di studio e di sussidi universitari. Il nuovo progetto si fonda su un “modello di protocollo” predisposto e condiviso a livello centrale, che troverà formalizzazione in accordi a livello locale tra tutti i Comandi Regionali della Guardia di Finanza e gli organismi per il Diritto allo Studio Universitario.

L’obiettivo è, dunque, quello di garantire l’accesso ai sussidi universitari agli studenti meritevoli che rappresentano un investimento fondamentale per il futuro del nostro Paese e tutelare le ingenti risorse destinate al diritto allo studio. L’accordo contempla anche iniziative di accrescimento professionale del personale di entrambe le Istituzioni, prevedendo la possibilità di organizzare momenti di confronto finalizzati allo scambio di best practice.

Il Consiglio Nazionale si riunisce a Palermo, l’annuncio del Presidente

Come ho avuto più volte modo di osservare abbiamo la fortuna di vivere in un Paese in cui il diritto allo studio è un diritto costituzionale. Ma spetta a tutti noi insieme lavorare per la piena attuazione di questo diritto. 

Gli impegni delle ultime settimane, che mi hanno portato a incontrare e confrontarmi con colleghi di varie regioni, sono state occasioni per riscoprire e riaffermare l’importanza del fare rete. Tra di noi, in primis: tra Andisu e gli enti ed organismi per il diritto allo studio che associa, ma anche con il mondo delle istituzioni locali e con il Ministero dell’Università e Ricerca. 

Abbiamo davanti a noi delle sfide estremamente importanti e serve collaborazione tra tutte le parti coinvolte per raggiungere gli obiettivi comuni. L’anno accademico è infatti avviato alla sua conclusione, ma sappiamo bene che dopo la pausa estiva ci troveremo a fare fronte a una popolazione studentesca che sempre più si rivolge al mondo del diritto allo studio chiedendo servizi. Insieme al tema delle borse di studio su cui siamo quotidianamente impegnati, bisognerà tenere conto delle esigenze abitative degli studenti e studentesse universitari, sia per quel che riguarda i borsisti, meritevoli e privi di mezzi, sia per i posti letto a libero mercato. Un lavoro che ci deve vedere cooperare con gli enti locali, con i privati e con il Mur che ha pubblicato un bando che servirà a realizzare 60.000 nuovi posti letto entro giugno 2026. Un obiettivo ambizioso e sfidante, che potrà davvero incidere sulla competitività del nostro sistema con una crescita importante dell’offerta. 

Un esempio, dunque, di come fare rete è sempre più importante e necessario. Anche per questo vi annuncio che lunedì 1 e martedì 2 luglio si svolgerà a Palermo il Consiglio Nazionale che riunirà i 39 organismi italiani del diritto allo studio. Un’occasione per confrontarci sui temi che ci toccheranno da vicino nel prossimo futuro. Un’occasione per fare rete! 

Promuovere la creazione di un sistema di cooperazione tra la KOSAF e ANDISU, siglato l’accordo

Comunicato stampa della Korea Scholarship Foundation: 

La Korea Scholarship Foundation (presidente Bae Byeong-il) ha firmato un accordo commerciale con l’Associazione nazionale italiana di sostegno accademico (ANDISU) all’evento tenutosi all’EXCO di Daegu giovedì maggio 23 sostenendo la cooperazione tra i due paesi. Le due associazioni hanno promesso di collaborare tra loro per sostenere gli studenti.

Al vertice globale dell’Associazione internazionale per gli affari e i servizi studenteschi (IASAS) del 2024, co-ospitato dalla Korea Student Aid Foundation (IASAS), hanno partecipato all’evento la Korea Student Aid Foundation e oltre 200 esperti di istruzione superiore provenienti da oltre 40 paesi. Abbiamo fornito un luogo per condividere le migliori pratiche nell’istruzione superiore e discutere la direzione del sostegno agli studenti e, in questo processo, abbiamo deciso di stabilire un sistema di cooperazione a lungo termine con l’Associazione Nazionale Italiana di Sostegno Accademico (ANDISU), inclusa la formazione di un rete umana per la cooperazione internazionale e la cooperazione nello scambio di informazioni correlate Abbiamo concordato e firmato questo accordo.

I capi di entrambe le istituzioni hanno proposto lo scambio di informazioni relative all’istruzione superiore, la condivisione delle politiche, la ricerca congiunta sul sostegno agli studenti e la costruzione di una rete umana a lungo termine e hanno concordato di promuovere attivamente i contenuti del relativo accordo.

La Korea Scholarship Foundation e l’Associazione Nazionale Italiana di Sostegno Accademico (ANDISU) hanno deciso di condividere le migliori pratiche come borse di studio, prestiti e dormitori di entrambe le organizzazioni, e amplieranno gradualmente l’ambito della cooperazione in futuro per fornire opportunità ai professionisti del supporto agli studenti per scambiare con l’altro Stiamo progettando di farcela.

La Korea Scholarship Foundation e l’Associazione Nazionale Italiana di Sostegno Accademico (ANDISU) hanno deciso di condividere le migliori pratiche come borse di studio, prestiti e dormitori di entrambe le organizzazioni, e amplieranno gradualmente l’ambito della cooperazione in futuro per fornire opportunità di sostegno agli studenti professionisti da scambiare tra loro. 

Bae Byeong-il, presidente della Korea Scholarship Foundation, ha dichiarato: “Il vertice globale dell’International Student Services Association (IASAS) del 2024, che si è tenuto principalmente negli Stati Uniti e in Europa, si è tenuto in Corea per la prima volta tra i paesi asiatici, con il maggior numero di membri presenti a qualsiasi evento nella storia e circa 80 programmi di sostegno agli studenti. È significativo che vengano annunciati i casi migliori. KOSAF ha punti di forza nelle borse di studio, nei dormitori, nel welfare studentesco, continueremo ad espandere il sistema di sostegno studentesco nazionale in futuro attraverso la cooperazione reciproca e sforzi congiunti”. “Mi aspetto che porterà molti progressi”, ha detto .

A questo proposito, Alessandro Ciro Sciretti, presidente di ANDISU, ha dichiarato: “Sono rimasto profondamente colpito dalle eccellenti capacità IT e dal know-how della Korea Scholarship Foundation in materia di borse di studio e prestiti agli studenti. Nessuno sforzo per garantire che l’Associazione attui praticamente l’accordo”, ha affermato.

Nel frattempo, nel 2018, la Korea Scholarship Foundation ha anche firmato un accordo di cooperazione educativa con l’Organizzazione francese di sostegno agli studenti (CNOUS) e l’Organizzazione tedesca di sostegno agli studenti (DSW).

Erasmus italiano, una nuova occasione per gli studenti universitari

Era stato annunciato dal Ministero dell’Università e Ricerca e dal prossimo anno scolastico sarà un’opportunità per gli studenti universitari: l’Erasmus Italiano.

L’iniziativa partirà nel prossimo autunno e consentirà di usufruire di percorsi didattici e formativi in altre università italiane, rispetto a quelle in cui si è iscritti. Una nuova frontiera per la formazione e mobilità del nostro paese.

A presentare il progetto, giovedì 9 maggio, presso lo stand di Edisu Piemonte al Salone Internazionale del Libro a Torino, è stato il Dirigente del Mur, il Dottor Paolo Sciascia, accompagnato dal Presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, che ha dato informazioni al pubblico sul supporto e l’organizzazione- che garantiranno la buona riuscita del progetto-  messa in campo dagli enti del diritto allo studio.

Nella cornice culturale di una delle manifestazioni nel campo dell’editoria più attese e seguite d’Italia, il Ministero ha illustrato le linee guida di questo nuovo percorso di mobilità nazionale e ha risposto alle domande sollevate dai giovani presenti allo stand e dagli studenti collegati alle dirette social organizzate da ANDISU ed Edisu Piemonte.

Un incontro per raccogliere richieste, curiosità e riflettere insieme sull’opportunità futura presentata dal Ministero.

A presentare il progetto il Dottor Paolo Sciascia, Dirigente del MUR:Si tratta di una nuova opportunità di mobilità: fare esperienza in una Università diversa del territorio rispetto a quella nella quale ci si è iscritti. Lo studente può fare gli esami in un’altra Università e vedersi riconosciuti i crediti nella propria Università d’origine. Si può attivare sia per le lauree triennali che per quelle magistrali. Si tratta della prima applicazione di uno strumento che nasce da una riforma del DM 270 che ha previsto che le Università possano stipulare delle Convenzioni fra di loro e riconoscersi le attività formative fatte in un’altra Università. Questa riforma del 2023 ha modificato il decreto ministeriale e poi la legge di bilancio ha stanziato 3 milioni di euro per quest’anno e 7 nel prossimo anno per finanziare le borse di studio per gli studenti interessati a questo programma di mobilità”.

 

Sulle modalità di esecuzione, il Dirigente ha aggiunto: “L’importo della borsa di studio verrà decisa dalle singole Università e dalle loro Convenzioni singole. Abbiamo fissato un importo massimo della borsa di studio di 1000 euro al mese. Non è escluso che l’Erasmus possa funzionare anche fra Regioni vicine e se le spese per lo studente quindi saranno minori sarà l’Università a stabilire l’importo.

Il MUR non indica un minimo di finanziamenti da erogare ai vincitori delle borse di studio, ma un massimo da distribuire fra le Università. Primo passaggio: verranno pubblicati i bandi dalle Università che si occuperanno della selezione degli studenti e diranno quanti verranno selezionati”.

Sulle tempistiche dell’avvio, Sciascia ha spiegato: “Entro settembre le Università ci dovranno dire quanti sono gli studenti selezionati. Prima ci saranno i bandi delle Università, la raccolta delle domande e la selezione degli studenti. A quel punto assegneremo le risorse entro novembre e già potranno partire i programmi. Come Ministero stiamo dando tutte le informazioni, sul sito trovate già una sezione sull’Erasmus italiano e poi metteremo le varie Convenzioni delle Università per capire quali hanno aderito al programma”.

Alcuni esempi di mobilità interna in Italia già ci sono stati e sono virtuosi: per esempio l’Università di Bergamo permise questo percorso di mobilità agli studenti dell’Università della Calabria. A tal proposito il Dirigente MUR ha aggiunto: “Confidiamo in una maggiore diffusione dello spostamento degli studenti grazie all’incentivo economico. Siamo ancora in una fase sperimentale, ma per ora sta andando bene perché stiamo raccogliendo interesse da parte delle Università e vedremo quante Convenzioni saranno sottoscritte. La buona riuscita di questo strumento e il messaggio che culturalmente passerà è importante. Il Pnrr chiede flessibilità e interdisciplinarità dei corsi di studio e questo è un tassello in più”.

 A intervenire durante la presentazione è stato anche il Presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, che ha raccontato in che modo l’attività del diritto allo studio si inserisce in questo progetto, ricordando gli obiettivi e la funzionalità dell’Associazione: “Il sistema del diritto allo studio è un pezzo essenziale dell’Alta Formazione del nostro paese ed è contenuto anche nella nostra Costituzione. Il nostro paese delega alle Regioni questo compito tramite gli organismi dsu, ogni Regione ha una sua struttura differente (in alcune ci sono più enti presenti, in altre sono gli Atenei a svolgere il servizio), ma tutte queste realtà stanno insieme all’interno dell’associazione nazionale ANDISU. Fare diritto allo studio vuol incidere anche sulla qualità della vita delle studentesse e degli studenti, offrendo degli strumenti ulteriori anche al di fuori delle lezioni universitarie”.

Su come contribuirà ANDISU nel progetto: “Sono felice di questo progetto del Ministero perché è un’occasione straordinaria, stiamo traslando un’ottima opportunità europea all’interno del sistema nazionale. I vari sistemi universitari del nostro paese offrono ottimi servizi formativi e culturali e credo che quindi l’esperienza dell’Erasmus nazionale sia un’ottima opportunità. Da Presidente nazionale sto conoscendo i vari servizi straordinari messi in campo dai vari enti regionali e vorrei che molti vivessero questa esperienza”.

 

Sul supporto che verrà dato dagli enti del diritto allo studio, Sciretti ha aggiunto: “Come nell’Erasmus europeo gli enti dsu gestiscono e hanno un ruolo essenziale in uscita e in entrata grazie anche ai bandi di mobilità così sarà per l’Erasmus italiano. Sarà fondamentale, in una dinamica di scambio di esperienze fra Atenei italiani, mettere a disposizione i servizi del dsu come le residenze, le mense, ma anche i servizi sportivi e culturali. Gli enti dsu non saranno solo utili, ma saranno parte dello sviluppo strategico del percorso. Questa integrazione fra realtà universitarie diverse gioverà molto anche in vista del problema dell “’inverno demografico”: entro un paio d’anni diminuirà infatti la quota dei 19enni e quindi degli iscritti all’Università. Il progetto rappresenta l’occasione per far conoscere le varie eccellenze universitarie territoriali e tutto ciò si può fare anche attraverso il diritto allo studio. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la percentuale di studenti universitarie e questo si può fare promuovendo le eccellenze universitarie italiane e i servizi del diritto allo studio. Abbiamo un sistema degli enti che è molto dinamico ed è pronto ad adattarsi a questa novità”.

 

 A proposito di novità, nel dettaglio potranno usufruire all’Erasmus nazionale chi ha un ISEE inferiore ai 36000 euro ma per quanto riguarda i criteri- fra i quali il numero di esami sostenuti- saranno le varie Università a stabilirli.

 

L’Erasmus italiano consentirà un minimo di 3 e un massimo di 6 mesi di mobilità. Una nuova frontiera di crescita professionale e personale. 

 

Gestione mense universitarie: nuovi orizzonti per la ristorazione del futuro

Nel pomeriggio, focus group sul mondo della ristorazione sostenibile nell’ambito della tavola rotonda moderata da Gabriele Verza, segretario generale di Andisu; un confronto virtuoso tra i soggetti che si occupano della gestione delle mense universitarie su tutto il territorio nazionale.

Obiettivo del workshop conclusivo è stato mettere a confronto le esperienze positive nella gestione delle mense universitarie e avviare un confronto su politiche condivise per affrontare e risolvere le criticità rilevate al fine di offrire spunti di riflessione al gruppo di lavoro nazionale sulla ristorazione universitaria sostenibile.

Da nord a sud, le voci dei vari enti per il diritto allo studio hanno rappresentato lo stato dell’arte nelle mense universitarie fotografando la realtà attuale in relazione al parametro della sostenibilità e tracciando nuovi orizzonti per la ristorazione del futuro.

Grazie alle esperienze rappresentate dai vari enti, è stata posta l’attenzione su un importante indicatore, ovvero quello relativo alla valutazione della sostenibilità alimentare e ambientale partendo dalla rilevazione dell’impatto positivo che viene prodotto da un menu vegetale a confronto con quello con prevalenza di elementi animali. Il menu vegetale, infatti, produce un indotto positivamente rilevabile sia in termini di impatto nutrizionale che rispetto al parametro ambientale, con una produzione di rifiuti decisamente inferiore.

Altre buoni prassi da promuovere sono quelle della costituzione di laboratori alimentari sostenibili in collaborazione con ricercatori del settore con predisposizione di tool kit e linee guida, nonché il superamento del concetto di vassoio tradizionale attraverso la predisposizione di menu flessibili a punti da quantificare in relazione al peso degli alimenti e con applicazione di prezzi e sconti progressivi in base all’Isee degli studenti, in coerenza anche con l’obiettivo del contrasto allo spreco alimentale.

La maggiore criticità emersa è quella relativa ai costi per realizzare mense universitarie completamente sostenibili: il prodotto biologico ha decisamente un costo maggiore e, per tale ragione, sarebbe importante e auspicabile favorire supporti economici a sostegno delle mense green con un’attenzione maggiore ai costi e all’offerta alimentare, da implementare anche grazie al supporto di nutrizionisti ed esperti.

Altra necessità rilevata, per incidere su una gestione alimentare e ambientale sostenibile delle mense universitarie, è quella di continuare a promuovere attività di sensibilizzazione e informazione con il coinvolgimento attivo delle aziende della ristorazione, degli organismi per il diritto allo studio e, soprattutto, degli studenti, attori principali di un cambiamento che passa anche da scelte alimentari quotidiane, consapevoli e sostenibili.

A conclusione dei lavori, è intervenuto il Presidente del DSU Toscana, Marco Del Medico, che ha evidenziato l’importanza della condivisione di esperienze e buoni prassi nel mondo della ristorazione universitaria su cui è essenziale continuare a lavorare insieme per la promozione di una cultura alimentare e ambientale sostenibile.