Un gioco per conoscersi e ritrovarsi, l’iniziativa di ERSU Palermo

“Il gioco è la medicina più grande”. Questa celebre frase di Lao Tse racchiude il senso e l’obiettivo delle attività ludiche promosse per e dalla comunità studentesca.

Il gioco come volano di divertimento, ma anche e soprattutto occasione di socialità e di confronto costruttivo e formativo. Per consolidare il rapporto di fiducia fra gli enti del diritto allo studio e i giovani che frequentano l’Università vengono promossi incontri ricreativi come quello organizzato da Ersu Palermo in collaborazione con l’Associazione “Impronta Studentesca”.

Martedì 28 marzo, a partire dalle ore 21:30, si è tenuta presso la lounge area della residenza universitaria Santi Romano il “Quizzone”, una sfida fra squadre di studenti a colpi di domande sulla cultura generale, sull’arte, sul cinema e sulla musica. La lounge area rappresenta uno spazio d’incontro per gli studenti nonché un luogo adibito a incontri e workshop.

Ben 20 gruppi di giovani si sono sfidati nel corso della serata scandita dal questionario organizzato dalla ditta Big Time Service. In totale ben 200 studenti hanno partecipato all’evento e hanno già chiesto di replicare l’iniziativa. A vincere è stata la squadra denominata “5 ingegneri – 1″, composta da quattro studentesse della facoltà di Ingegneria. In premio gadget per tutti i componenti della squadra che, grazie al gioco, hanno avuto modo di conoscersi meglio e mettersi alla prova divertendosi.

La squadra è stata premiata mercoledì 29 marzo in mattinata presso la residenza Ersu di via delle Scienze a Palermo dal presidente di Ersu Palermo Michele D’Amico e il direttore Ernesto Bruno.

L’iniziativa rientra in un quadro generale di attività sociali e culturali che Ersu organizza per far interagire le studentesse e gli studenti universitari, in particolare quelli residenti negli alloggi universitari.

In questo quadro rientrano anche la promozione di show teatrali e spettacoli musicali con la possibilità di offrire sconti sui biglietti ai più giovani. Una possibilità che da tempo Ersu Palermo mette a disposizione dei ragazzi per coinvolgerli attivamente in laboratori e incontri culturali. Una buona opportunità per chi non riesce a sostenere i costi e che ha così la possibilità di partecipare ad attività ricreative.

Il diritto allo studio non si esaurisce solo alla mera erogazione di finanziamenti per permettere a una platea sempre più alta di proseguire il percorso universitario, ma si arricchisce di iniziative sociali e culturali.

Far parte dell’Università vuol dire far parte di una comunità.

La serata quizzone, considerato il successo raggiunto, apre le porte ad altre attività simili che Ersu Palermo continuerà a promuovere presso le residenze universitarie e non solo.

Come dichiarato dal Presidente D’Amico: “Nell’era del post- Covid si riprende il gusto dello stare insieme, anche attraverso il gioco, per favorire la crescita professionale e la socializzazione”.