Aumentano le borse di studio e i posti letto, l’annuncio del Ministero

Presentate le Linee Programmatiche al Parlamento, ANDISU: Esprimiamo grande apprezzamento per l’interessamento della Ministra, è però necessario investire di più sul diritto allo studio”

Il diritto allo studio deve tornare al centro dell’agenda politica per la crescita e lo sviluppo del paese.

Per questo, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha promesso un aumento delle borse di studio e oltre 100.000 posti letto a disposizione per gli studenti con un intervento significativo da qui al 2026.

La possibilità di completare un percorso universitario dipende da molti fattori, ma sicuramente giocano un ruolo fondamentale le condizioni socio economiche. Per rendere quindi il diritto allo studio un diritto non solo formale, è necessario abbattere le forme di discriminazione e di disparità che possono verificarsi e garantire pari opportunità di accesso al mondo della formazione.

Ministro Bernini: “Interventi sul diritto allo studio? Un dovere”

Al centro dell’agenda politica, il neo Ministro Anna Maria Bernini ha posto il diritto allo studio parlando non solo della necessità, ma del “dovere” di effettuare interventi strutturali per il futuro del Paese. Fra questi sono previste delle agevolazioni per gli studenti come l’aumento della platea delle borse di studio oltre ad azioni sulle residenze universitarie, necessarie soprattutto per fronteggiare l’emergenza abitativa presente in molte città italiane.

Su questi aspetti ANDISU ha espresso soddisfazione, sottolineando la necessità di investire di più per far fronte a una domanda sempre più pressante.

La crisi fa aumentare la richiesta di sussidi per lo studio

Il covid, la pandemia, la guerra e la relativa crisi economica hanno portato a un aumento delle persone che versano in condizioni di difficoltà socioeconomica e che non riescono a sostenere i costi dello studio.

Tale nuovo investimento nel diritto allo studio consentirà di proseguire anche nel 2024 e 2025 il potenziamento dei servizi per gli studenti più vulnerabili già avviato con il PNRR.

Il Presidente di ANDISU, Dott. Alessio Pontillo, ha commentato le linee programmatiche presentate dal Ministero riflettendo su come il diritto all’istruzione sia anche il motore di una crescita economica nazionale: “Condivido l’importanza strategica per l’Italia, riconosciuta dalla Ministra, della tutela del diritto allo studio. È fondamentale che il nostro Paese investa strutturalmente una maggior quantità di risorse finanziarie nella tutela del Diritto allo Studio. L’istruzione è infatti il principale fattore di sviluppo sociale ed economico a medio e lungo termine”.

Al centro delle Linee Programmatiche, ovviamente, anche la questione PNRR. Come già evidenziato in sede di Consiglio Nazionale, ANDISU ha sollevato le opportunità, ma allo stesso tempo le sfide critiche, soprattutto relative alla rendicontazione, collegate all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

A tal proposito il Ministero ha sottolineato che vi è l’intenzione di creare un ecosistema nazionale della ricerca basato sulla capacità di fare rete tra università, enti DSU e imprese.

PNRR? I fondi non bastano

Il PNRR se da un lato apre a nuove e più intense opportunità, dall’altro lato pone delle condizioni. Oltre a questo i fondi potrebbero non bastare per concedere le borse di studio a tutti gli aventi diritto.

Criticità emerse più volte nel corso degli incontri svolti da ANDISU con i propri associati gli enti del DSU. Pontillo ha quindi dichiarato: “La recente iniezione di risorse PNRR nelle borse di studio rischia di essere insufficiente, con conseguente ricomparsa di studenti idonei, ma non beneficiari di borsa di studio, figura paradossale e in larghissima parte abolita negli ultimi anni grazie al grande lavoro svolto dal MUR, Regioni e, in particolare, dagli Organismi per il diritto allo studio d’Italia”.

Fra le criticità sulle quali il Ministero dovrà dare una risposta vi è sicuramente la questione degli studenti idonei, ma non beneficiari della borsa di studio. Da questo dato si può e deve ripartire per offrire soluzioni inclusive e in grado di garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione.

Finanziaria: aumenta il FIS

Un’ottima notizia arriva dall’ipotesi di Legge Finanziaria attualmente all’attenzione del Parlamento, all’art. 101 del documento è infatti previsto un aumento del FIS di 250 milioni per ognuno dei 2 anni 2024 e 2025 Tali risorse sopperiscono allo spostamento di tutte le risorse di PNRR, disposto dal MUR su indicazione di ANDISU, nelle annualità 2022 e 2024 proprio al fine di tutelare maggiormente la possibilità di percepire la borsa di studio per gli studenti.