Natale senza sprechi, la lodevole iniziativa di Aliseo Liguria

Il 2030 è alle porte, ma contemporaneamente si allontana la speranza di vedere realizzati alcuni goal dell’Onu fra cui l’obiettivo 2 “fame zero”.

Aumentano invece gli sprechi alimentari e a dirlo è l’Osservatorio Waste Watcher: secondo i dati, nel 2021 vale oltre 9,2 miliardi il cibo gettato nelle case degli italiani. Allo stesso tempo, però, sempre nel nostro paese oltre 2,6 milioni di persone faticano a nutrirsi regolarmente a causa dell’aumento dei prezzi e delle bollette e 5,6 milioni di individui sono in condizione di povertà, secondo i dati Istat 2021. Per avvicinarsi, almeno, all’obiettivo è urgente un cambio di tendenza che passa, inevitabilmente, per una maggiore consapevolezza.

I primi a dover essere consapevoli dell’importanza del non sprecare il cibo e del razionamento di esso sono le nuove generazioni. Per questo Aliseo Liguria, l’agenzia della Regione Liguria per gli studenti e l’orientamento, ha organizzato un incontro di sensibilizzazione all’Università di Genova insieme alla rete di Ricibo e Unigeco (l’associazione studentesca per la sostenibilità ambientale). Un evento solidale anche e soprattutto in occasione delle festività natalizie.

Non è la prima iniziativa organizzata fra le realtà territoriali sul tema: lo scorso 29 settembre, in occasione della Giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, erano state condivise attività di sensibilizzazione e buone pratiche.

L’incontro di sensibilizzazione all’Università ha avuto luogo martedì 20 dicembre alle ore 12:30 presso la mensa di Corso Gastaldi a Genova. Alle ragazze e ai ragazzi presenti è stato somministrato un questionario per permettere loro di inquadrare in maniera più approfondita il problema e le possibili soluzioni.

Al termine della giornata Aliseo Liguria ha donato le eccedenze alimentari della mensa a Ricibo, una rete di attività nata a Genova nel 2017 che ha l’obiettivo di rafforzare l’impatto delle azioni di recupero e di distribuzione di eccedenze alimentari in città. Ricibo si è occupata poi di distribuire il materiale alle associazioni che si occupano di alleviamento della povertà in città.

Un lavoro di rete perchè la solidarietà e la consapevolezza sulla problematica degli sprechi alimentari e sull’aumento della povertà è una questione che vede tutti protagonisti, anche e soprattutto il mondo del diritto allo studio.