La Banca delle Idee per una nuova DSU Toscana

Ripensare il diritto allo studio con soluzioni e riflessioni offerte direttamente da chi ne usufruisce: i giovani iscritti alle facoltà. Il DSU Toscana ha coinvolto nel progetto “Banca delle Idee”  le studentesse e gli studenti delle Università regionali, dando loro l’opportunità di avanzare richieste e proposte su come potenziare i servizi messi a disposizione all’interno delle facoltà. Due settimane per mandare, compilando un form online, il proprio progetto all’interno di alcune macro categorie indicate da DSU: le residenze universitarie, il servizio ristorazione, le attività di integrazione fra studenti, la comunicazione e informazione interna, i percorsi di orientamento e il sostegno alla produzione culturale. Categorie che già rientrano nel campo delle attività portate avanti dall’ente regionale che vengono ora basate su una progettualità aperta anche ai più giovani per avere ulteriori spunti: innovativi e moderni, per restare sempre aggiornati su quelle che sono le esigenze più sentite tra gli studenti. Una call aperta nel mese di dicembre e che ha prodotto numerosi spunti per l’Azienda regionale. Fra le varie idee giunte, trenta sono state selezionate nel mese di gennaio – poiché rispettavano tutti i campi richiesti- e sono state sottoposte agli organi istituzionali per lo studio di fattibilità.

 

Le agevolazioni economiche richieste

Tante le idee offerte, alcune che rientrano nell’area “amministrativa” per offrire agevolazioni economiche: fra queste la richiesta di anticipare la scadenza del bando relativo alla borsa di studi, la proposta di ricevere aiuti per l’acquisto dei testi universitari sul modello di 18 app o Carta del Docente in librerie locali convenzionate o l’idea di anticipare la corresponsione delle rate monetarie della borsa di studio. Fra le soluzioni relative alla gestione degli alloggi, questione primaria per gli enti dsu, la richiesta di aumentare l’importo del contributo d’affitto. Oltre a queste proposte sono state raccolte online altre iniziative che riguardano la vita universitaria direttamente o indirettamente: creare una app per il servizio di prenotazione delle lavatrici presenti nelle residenze universitarie e organizzare dei tornei sportivi tra le persone che si trovano negli alloggi della stessa città al fine di favorire la socialità.

La svolta green nelle mense

Tante le proposte per rendere l’Università e i servizi e spazi a essa correlati più inclusivi e anche più sostenibili. Il rispetto per l’ambiente è una delle tematiche più sentite dalle giovani generazioni: a conferma di questa predisposizione DSU Toscana ha ricevuto molte soluzioni per implementare la proposta alimentare delle mense universitarie e renderle più attente all’ambiente. Via libera quindi a menù vegani e iniziative per evitare lo spreco alimentare (come far pagare soldi extra per i piatti ordinati e non consumati, come avviene in molti ristoranti all you can eat) o la possibilità di poter portare a domicilio i pasti non consumati in mensa. Una mensa più inclusiva per tutti e che tenga conto delle varie religioni e delle scelte alimentari da esse dettate (è stato richiesto infatti di ampliare l’offerta alimentare per ebrei e musulmani inserendo, per esempio, la carne halal fra i menù del giorno). Con questo spirito è stata già operata una profonda revisione dell’offerta alimentare per rendere ancora più sostenibile il servizio ristorazione ispirandosi alla tutela di una serie di criteri e valori imprescindibili: quello sociale, per rimuovere le diseguaglianze che la riduzione delle risorse naturali e i mutamenti climatici contribuiscono ad aumentare, quello ambientale per ridurre l’impatto che la produzione dei pasti, quello nutrizionale per salvaguardare la salute dalle patologie legate ad una scorretta alimentazione e infine quello economico per ottimizzare i processi produttivi, tramite l’efficientamento di impianti e strutture e la scelta di derrate provenienti dal territorio.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale sono state attuate iniziative che si innestano nel contesto normativo vigente e in particolare al Toscana Carbon neutral 2050 e i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la ristorazione, impostando un ciclo produttivo che riduce i consumi energetici, vaglia scrupolosamente la provenienza ed elaborazione della materia prima, il tipo di trasporto e il recupero degli avanzi destinati ad organizzazioni no-profit che operano nel territorio con i soggetti svantaggiati ed economicamente fragili.

Vi è poi una costante attenzione alla riduzione degli imballi, alla differenziazione dei rifiuti ed alla eliminazione della plastica tramite sistemi freebeverage, posate lavabili e prodotti compostabili in sostituzione. Sono inoltre previsti, tra i criteri premiali di valutazione delle offerte dei fornitori, la riduzione ed eliminazione di confezionamenti, l’utilizzo di mezzi di trasporto non inquinanti e il possesso di certificazione ambientale.

Assistenza medica convenzionata

Nel form della “Banca delle Idee” figura infine anche la richiesta di ricevere assistenza medica convenzionata, aspetto sul quale DSU Toscana sta già lavorando: c’è infatti l’intenzione, nel corso dell’anno, di inserirsi e compartecipare economicamente a convenzioni già attivate o in via di attivazione da parte delle Università di Firenze, Pisa e Siena con le rispettive USL che permettono agli studenti fuori sede di fruire di una attività ambulatoriale dedicata o di poter scegliere un medico curante di base da una long list di professionisti sanitari messa a disposizione.

La partecipazione attiva per un nuovo diritto allo studio

Tutte le idee raccolte, una volta superato il giudizio di fattibilità, verranno nel mese di marzo  sottoposte alla votazione degli studenti stessi. Il mondo del diritto allo studio riparte dai giovani. Come sottolineato dal Presidente DSU Toscana, Marco Del Medico, in merito all’iniziativa:  “Ci sembrava opportuno dare voce ai diretti interessati, gli studenti, creando e promuovendo una piattaforma digitale con la finalità di raccogliere proposte e idee per migliorare l’efficienza complessiva delle azioni svolte dal DSU Toscana e incrementare il livello dei servizi e benefici, coinvolgendo attivamente i soggetti che fruiscono direttamente delle prestazioni di supporto, ai quali restituire un feedback concreto sia mettendo in pratica, se possibile, le idee avanzate, sia mantenendo i contatti con i proponenti anche per eventuali audizioni e approfondimenti. Si tratta di una modalità partecipativa dal basso alla quale teniamo molto per cercare di offrire servizi calibrati sulle reali esigenze di chi ne beneficia, accogliendone lo spirito critico e al contempo la forte spinta innovativa“.