Guardia di Finanza e Università: nuova Intesa MUR-GDF contro truffe borse di studio
Si rafforza la collaborazione tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Guardia di Finanza contro le possibili frodi su assegnazioni indebite di borse di studio e alloggi universitari.
Oltre al rinnovo del Protocollo d’intesa, infatti, MUR e GdF hanno anche ampliato la collaborazione prevedendo nuove sinergie tra il personale e coinvolgendo anche gli Enti per il diritto allo studio.
A sottoscriverne i contenuti, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Sen. Anna Maria Bernini, e il Comandante Generale della Guardia di finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro.
Alla firma era presente anche una delegazione nazionale dell’ANDISU, Associazione nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario capeggiata dal Presidente, Alessandro Ciro Sciretti.
Si consolida così una intesa finalizzata a sostenere l’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti legati all’erogazione dei contributi nazionali destinati agli studenti in condizioni economiche svantaggiate o meritevoli.
La collaborazione troverà concreta attuazione in costanti scambi informativi che permetteranno alla Componente speciale della Guardia di Finanza di approfondire dati, notizie e altre informazioni qualificate, sviluppare progetti operativi e attivare i Reparti territoriali del Corpo per l’esecuzione di riscontri investigativi “sul campo”.
Il partenariato si arricchisce, infatti, di una nuova linea di collaborazione volta a potenziare il presidio a tutela della corretta erogazione di borse di studio e di sussidi universitari. Il nuovo progetto si fonda su un “modello di protocollo” predisposto e condiviso a livello centrale, che troverà formalizzazione in accordi a livello locale tra tutti i Comandi Regionali della Guardia di Finanza e gli organismi per il Diritto allo Studio Universitario.
L’obiettivo è, dunque, quello di garantire l’accesso ai sussidi universitari agli studenti meritevoli che rappresentano un investimento fondamentale per il futuro del nostro Paese e tutelare le ingenti risorse destinate al diritto allo studio. L’accordo contempla anche iniziative di accrescimento professionale del personale di entrambe le Istituzioni, prevedendo la possibilità di organizzare momenti di confronto finalizzati allo scambio di best practice.