ADISU Puglia e i Comuni insieme per il diritto allo studio

Le soluzioni adottate per rendere sempre più attrattive e inclusive le Università

La Puglia avrà nuove residenze universitarie per rispondere alla domanda di alloggio sempre più crescente da parte degli studenti e rendere la regione attrattiva per i più giovani.

Una sinergia e un impegno comune che vede coinvolto e capofila ADISU Puglia insieme ai Rettori di tutti gli Atenei pugliesi e i Sindaci delle città in cui gli Atenei hanno sede, grazie alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa promosso dalla Regione Puglia.

Il progetto, partito sperimentalmente nel 2021, sta vivendo il suo sviluppo grazie agli interventi di progettazione avviati dall’idea e dalla possibilità iniziale di realizzare tre nuove residenze grazie anche al PNRR, che ha dato una spinta ulteriore.

I finanziamenti europei previsti hanno consentito di allargare la possibilità di poter investire e ADISU Puglia ha pensato a ulteriori nuove due soluzioni, per un totale di cinque residenze universitarie in più con un incremento rilevante di posti letto. Oltre a queste cinque è previsto un accordo per ulteriori due strutture convenzionate all’ATER in partnership con soggetti privati.

Un aumento importante di alloggi da mettere a disposizione per chi sarà vincitore.

 

ADISU Puglia apre le porte per una sinergia comune

 

ADISU Puglia non pone limiti alla collaborazione: il Protocollo è aperto al dialogo con tutti coloro che possono portare il proprio contributo, oltre ai Comuni, la Regione e le Università già coinvolte. Il fine è quello non solo di offrire un importante servizio a tutela del diritto allo studio, ma anche cogliere l’occasione per riqualificare e rigenerare immobili inutilizzati e renderli uno spazio a servizio per la cittadinanza. Un esempio è Palazzo Frisini a Taranto, uno dei luoghi scelti per accogliere le nuove residenze e che da anni era in uno stato di abbandono. E non mancano, anche nelle altre province, accanto ad alberghi e hotel messi a disposizione per i più giovani, altre ex residenze storiche che saranno rigenerate. Il mondo del diritto allo studio collabora così a costituire un nuovo rapporto tra sistemi universitari e sistemi urbani nell’ottica di progetti condivisi che pongono al centro il benessere degli studenti e di tutta la città che essi vivono.

Non solo borse di studio

 

ADISU Puglia non è solo un erogatore di borse di studio, come sottolineato dal Presidente Alessandro Cataldo. L’Ente non ha un mero ruolo contabile e amministrativo, ma si pone l’obiettivo di sostenere il diritto allo studio su più fronti: “L’offerta che noi riusciamo a garantire agli studenti che decidono di rimanere in Puglia si allarga con una serie di progetti alternativi che possono essere, per esempio, l’assistenza per gli studenti diversamente abili e misure che vanno oltre alla sola preparazione universitaria, ma anche offrire la possibilità di organizzare loro delle vacanze didattiche o esperienze culturali accompagnati da operatori specializzati”.  Oltre ad una particolare attenzione a garantire un diritto allo studio inclusivo ed esteso a una platea di studenti sempre più ampia e diversificata, ADISU Puglia promuove attività sociali e culturali in grado di rendere la Regione attrattiva per chi decide di restare a studiare: corsi di teatro, sport e attività ricreative promosse presso le facoltà.

 

Non solo, per rendere competitiva la Regione, ADISU ha sviluppato un lavoro anche negli istituti tecnici superiori prevedendo dei bandi per gli studenti che frequentano tali corsi per il finanziamento di summer school realizzate in collaborazione con gli Atenei. Attività quindi di assistenza, formazione e orientamento per far conoscere il pacchetto di offerte e servizi messo a disposizione dalle Università della Regione. Insieme alle facoltà sono stati promossi infine una serie di master per “trattenere” gli studenti pugliesi e per richiamare e coinvolgere gli studenti dall’estero e gli studenti post lauream. Come sottolineato dal Presidente Cataldo: “Siamo aperti a tutte le possibilità per rendere attrattiva la nostra Regione”.