Truffe sulle borse di studio universitarie, la dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU

Sugli esiti degli accertamenti scattati dopo le segnalazioni di Er.go, l’ente per il diritto allo studio universitario in Emilia Romagna, a seguito dei controlli a campione sugli anni dal 2018 al 2021, svolti dallo stesso ente su circa 25mila domande ricevute per l’ottenere una borsa di studio, arriva la dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale di ANDISU, l’organismo cui aderiscono gli enti per il diritto allo studio universitario in Italia. 

Secondo quanto appreso oggi dagli organi di stampa la Guardia di finanza di Bologna, coordinata dalla Procura, ha individuato un sistema fraudolento che ha consentito, a oltre 300 studenti stranieri delle Università dell’Emilia-Romagna, di ottenere l’indebita assegnazione di borse di studio per un importo complessivo di circa un milione di euro. Dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU

“Apprendo con soddisfazione gli esiti dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna, a cui vanno i miei complimenti, per aver svelato la truffa ai danni di Er.Go da parte di studenti che avrebbero falsificato i requisiti per accedere alle borse di studio. 

Negli ultimi anni i nostri Enti riscontrano un numero crescente di richieste, di fronte alle quali è necessario poter garantire le risorse a chi veramente è meritevole e privo di mezzi. Particolarmente delicato in questo senso è il tema degli studenti extra-Ue per i quali è necessario pensare a controlli più puntuali che permettano, nonostante le diversità normative e burocratiche dei loro Paesi di origine, di accertare l’effettivo diritto ad accedere ai servizi del diritto allo studio”.

Il Presidente Sciretti in diretta su Zai.Time: “Momento storico positivo per il diritto allo studio”

Il Presidente di ANDISU e di Edisu Piemonte presente alla cerimonia svoltasi a Vercelli è stato intervistato in diretta su Hotblockradio

 

“Momento storico positivo per il diritto allo studio”, a dirlo è Alessandro Ciro Sciretti intervenuto ai microfoni della trasmissione che coinvolge le studentesse e gli studenti delle scuole superiori italiane, Zai.Time, in onda su Radio Zainet, Radio Jeans e Hotblockradio. 

Il Presidente di ANDISU in mattinata è stato ospite alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023- 2024 dell’Università del Piemonte Orientale. 

All’evento presente anche il Capo di Stato, Sergio Mattarella, che nell’incoraggiare le nuove generazioni ha posto l’attenzione sul ruolo cruciale delle Università. 

“Il ruolo del Presidente della Repubblica per noi è essenziale per aver posto l’attenzione sul ruolo che svolgiamo ogni giorno. Mattarella ha ricordato anche il problema degli alloggi. Quando facciamo diritto allo studio rendiamo effettivo un diritto costituzionale e ci sentiamo ancora più legati Averlo ospite in una Università del Piemonte oggi è stato per me un grande piacere. Vedo l’importanza e l’attenzione che riconosce anche alle realtà universitarie più piccole. Siamo soddisfatti dell’importanza che il Capo dello Stato ha dato al diritto allo studio”. 

Per quanto riguarda le sfide del diritto allo studio e i rapporti con le istituzioni: “Abbiamo un ottimo rapporto con il Ministero che è molto attento sul tema del diritto allo studio, non solo a dialogare, ma anche a intervenire. Momento storico positivo per il diritto allo studio. Oltre alle opportunità ci sono anche i rischi. Il denaro del PNRR porta con sè anche la consapevolezza che i finanziamenti finiranno e noi dobbiamo farci trovare sostenibili”. 

Sulle parole pronunciate dal Capo di Stato: “Il Presidente Mattarella ha sottolineato come chi lavora nell’ordinario spesso realizza lo straordinario e il mondo del diritto allo studio questo fa. Cerchiamo quotidianamente di andare incontro anche alle difficoltà, debolezze e disorientamento dei giovani che stanno concludendo il percorso protetto della scuola e devono decidere del loro futuro. Quello che diciamo a loro è che sono liberi di decidere del loro futuro e come proseguire i propri sogni”. 

Sciretti presidente Andisu: “Il Presidente Mattarella un faro per il mondo del diritto allo studio”. Il capo dello Stato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte orientale

Il Capo dello Stato: “Le Università hanno il compito di rendere i giovani protagonisti del futuro”. Il Ministro Bernini: “Il diritto allo studio è anche un dovere”

“La Generazione Z rappresenta una speranza per il futuro del paese. Alle Università il compito di rendere i giovani protagonisti”. A dirlo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale, che ha posto l’accento sull’importanza delle politiche istituzionali e formative per garantire il diritto allo studio. 

Venticinque anni per l’Ateneo che vanta però una storia e una tradizione che risale addirittura al Medioevo: con una celebrazione svoltasi al Teatro Civico di Vercelli di fronte al Capo di Stato, Sergio Mattarella e al ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Presente anche il mondo del diritto allo studio, rappresentato dal presidente di ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti

 

I decani e i direttori delle varie facoltà sono stati presentati sul palco nel ricordare anche i rettori succeduti negli anni. Momento centrale della cerimonia il conferimento del titolo di Dottoressa honoris causa in Medicina e Chirurgia a Mariella Enoc (ex presidente dell’Ospedale Bambin Gesù), per l’impegno dimostrato in questi anni. La Dottoressa, 

emozionata, ha ringraziato il Capo dello Stato per la sua presenza oltre che l’Università per la quale prova una profonda gratitudine e stima. Nel suo discorso ha lanciato un appello agli investimenti nella sanità pubblica e in particolare una sensibilizzazione nei confronti dei disturbi mentali e disturbi alimentari. 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, complimentandosi con la dottoressa Enoc, ha ringraziato l’Università per l’invito, sottolineando la crescita avuta e l’impegno mostrato nei decenni. Sullo sviluppo e crescita delle nuove generazioni, il Capo dello Stato ha dichiarato: “Il Rettore ha parlato del disorientamento delle nuove generazioni. A volte si dice che la generazione Z sia inerte e rinunciataria, per me sono dichiarazioni difformi dalla realtà. Penso che la generazione Z sia un motivo di speranza per il nostro paese e il disorientamento sia responsabilità di noi adulti. Le Università hanno, quindi, un ruolo fondamentale per trasmettere cultura e sapienza e per rendere i giovani protagonisti e padroni della conoscenza per il futuro. La dottoressa Enoc, alla quale è stata conferita la laurea honoris causa, ci ha detto di aver vissuto la vita nel segno della ordinarietà. Vorrei tradurre questa espressione: di quella straordinaria ordinarietà di impegno che fa crescere, fa avanzare costantemente la civiltà umana”. 

 

La cerimonia è stata l’occasione per confrontarsi sulle sfide del mondo del diritto allo studio, impegno che riguarda tutte le Università italiane e le istituzioni governative responsabili di investimenti. 

 

Fra le prime a intervenire la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, che ha fatto un bilancio sul lavoro svolto e sugli impegni da portare avanti: “L’Italia ha bisogno di investire nella ricerca e nello sviluppo. Serve un lavoro di squadra. In questi anni per l’Università molto è stato fatto e dobbiamo esserne orgogliosi. Grazie anche alle eccezionali risorse dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di un Fondo per il finanziamento ordinario  – quest’anno particolarmente cospicuo – stiamo cercando poi di sanare numerosi gap che il sistema universitario ha accumulato, sia sotto il profilo infrastrutturale che dell’offerta formativa. Ma non basta, dobbiamo fare di più. È questa la nostra responsabilità: le risorse straordinarie ci consentono di accelerare i processi, ma vanno indirizzate lungo una direttrice che vada oltre la meta del 2026″. 

 

Per costruire l’Italia del domani – ha continuato la Ministra – ci aspettano molte sfide. Dalla lotta alle malattie rare, al cambiamento climatico, dalla transizione energetica, dalle nuove tecnologie digitali, all’Intelligenza artificiale, ai big data, alla cybersecurity: solo l’Università può dare delle risposte. Il Ministero sta lavorando sulla riforma del sistema universitario per garantire anche un aggiornamento della didattica e per superare alcuni limiti“.

 

L’onorevole Bernini ha sottolineato, infine, l’importanza e le sfide legate a garantire un pieno diritto allo studio: “Il diritto allo studio per noi è un diritto e un dovere, come ha richiamato il Presidente Mattarella. Garantire il diritto allo studio vuol dire innanzitutto dare la certezza, a chi non ha mezzi economici, a chi ha meno opportunità con borse di studio, con alloggio se fuori sede, con rette agevolate, con sgravi fiscali, ma vuol dire anche riconoscere le qualità di chi più si impegna.  

Se la nostra bussola sarà il merito possiamo guardare con fiducia, con serenità, ottimismo, al nuovo mondo che ci aspetta“. 

 

A prendere la parola è stato poi il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi: Noi studiosi e docenti svolgiamo il mestiere più bello del mondo, che rappresenta anche un formidabile punto di osservazione sulle future generazioni. Stiamo constatando che le nostre e i nostri giovani si stanno un po’ disorientando, smarrendo“. 

Avanzi ha fatto riferimento anche al recente rapporto del Censis e ha detto che “il mutamento di percezione della società ci convince che bisogna, più che mai, scommettere sulle giovani generazioni e contrapporre al loro senso di smarrimento un forte riferimento di “patria culturale”, come quello offerto dall’Università: che trasformi le paure in sforzi raziocinanti di comprensione dei fenomeni e confronto per favorire la ricerca condivisa di soluzioni praticabili“.

 

Il rettore ha, quindi, posto l’attenzione anche sulle motivazioni, anche socio economiche, che sono dietro la scelta di non proseguire con lo studio, ricordando l’impegno portato avanti, anche con gli enti del diritto allo studio, per offrire soluzioni concrete. 

 

In questi 25 anni abbiamo investito molto per erogare servizi nuovi e costruire nuove residenze, grazie anche al lavoro con altri enti. Nonostante questi sforzi rimangono molti gli studenti che decidono di emigrare all’estero piuttosto che rimanere a studiare in Italia. L’Europa ha dato fiducia al nostro paese dando contributi importanti.

Al di là delle previsioni, fatte con il pessimismo della realtà, forse il problema del nostro paese è l’aver sempre paura di qualcosa, pensare di non essere adeguati.

Bisogna, invece, insegnare che le paure vanno affrontate con slancio e determinazione, guardando alle opportunità che anche le nuove tecnologie ci aiutano a realizzare, se utilizzate con ragionevolezza. Solo così potremo contribuire a far crescere una nuova generazione di persone portatrici di ottimismo, capaci di vivere bene insieme, di partecipare alla vita civile con rispetto delle diversità e della parità di genere, capaci di donare sé stesse, di ascoltare chi è bisognoso e di prendersi cura di chi invecchia“.

 

Il Dottor Federico Iato, Rappresentante della Comunità Studentesca nel Consiglio d’Amministrazione dell’Università del Piemonte, ha affermato: “Negli ultimi anni ho visto un aumento delle iscrizioni ed essendo un Ateneo in crescita le complicazioni non mancano, ma ho sempre riscontrato efficienza e voglia di migliorare. I fondi per l’Università non sono solo un costo per lo Stato, ma un modo per  garantire il futuro. La Generazione Z viene descritta come svogliata e priva di interesse. Siamo ragazze e ragazzi che hanno bisogno di essere indirizzati e spronati a mettersi in gioco. Il mondo del lavoro punta sulle soft skill e quindi non concentriamoci solo sulla didattica. Dateci fiducia”. 

 

Ad accompagnare l’evento il Coro dell’Università del Piemonte Orientale che ha accompagnato i momenti più salienti dell’incontro, come l’arrivo in teatro del Presidente della Repubblica.  

 

Il commento di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU e presidente Edisu Piemonte

All’evento presente anche il presidente di ANDISU che in Piemonte è il presidente di EDISU che ha così commentato l’evento:

“Desidero ricordare, in particolare alla comunità studentesca – e segnatamente alle migliaia di studenti universitari che, in Italia, studiano nelle università, nelle accademie di belle arti e nei conservatori di musica godendo dei benefici economici e dei servizi che lo Stato garantisce attraverso gli organismi per il diritto allo studio – come il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sin dal suo primo mandato presidenziale nel 2015 abbia posto con passione l’accento sui temi del diritto allo studio universitario. E come durante tutto il mandato il presidente Mattarella abbia costantemente rappresentato un faro per la navigazione della politica italiana e delle istituzioni del settore nelle acque del diritto allo studio. Anche nel discorso di fine anno 2023, il Presidente Mattarella ha voluto richiamare – ancora una volta – la politica e tutte le istituzioni competenti a fare del proprio meglio per garantire ai giovani il diritto allo studio universitario.

 

Come uomini delle istituzioni impegnati nel settore del diritto allo studio universitario siamo perciò grati al Capo dello Stato, per l’incoraggiamento continuo allo svolgimento della missione in favore dei giovani e per il futuro del Paese, perché il loro diritto allo studio, oltre a essere espressione di libertà e di eguaglianza, coincide con il diritto al futuro: garanzia di una prospettiva di vita, di realizzazione, di un futuro migliore per tutti.”

 

Il Presidente Sergio Mattarella, a Vercelli, per l’inaugurazione dell’anno accademico. Il messaggio del presidente nazionale Andisu, Alessandro Ciro Sciretti agli studenti

Oggi l’Università del Piemonte Orientale inaugura, presso il Teatro Civico di Vercelli, il XXVI° anno accademico dalla sua istituzione alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Alla cerimonia, durante la quale verrà conferito il titolo di dottoressa honoris causa in Medicina e Chirurgia a Mariella Enoc, prenderà parte il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e tutte le maggiori autorità locali e regionali. Sarà presente all’evento anche Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale di ANDISU (l’organismo nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario in Italia) e presidente di Edisu Piemonte (l’Ente che in Piemonte si occupa di borse di studio, servizi abitativi e di ristorazione per studenti di università, accademie di belle arti e conservatori di musica).

Con inizio alle ore 10,30, sarà possibile seguire l’evento sul canale YouTube https://www.youtube.com/live/TPIXm1966hg?si=HRYsQj9dow9pcT9H

 

La dichiarazione di Alessandro Ciro Sciretti, presidente nazionale ANDISU e presidente Edisu Piemonte

“Desidero ricordare, in particolare alla comunità studentesca – e segnatamente alle migliaia di studenti universitari che, in Italia, studiano nelle università, nelle accademie di belle arti e nei conservatori di musica godendo dei benefici economici e dei servizi che lo Stato garantisce attraverso gli organismi per il diritto allo studio – come il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sin dal suo primo mandato presidenziale nel 2015 abbia posto con passione l’accento sui temi del diritto allo studio universitario. E come durante tutto il mandato il presidente Mattarella abbia costantemente rappresentato un faro per la navigazione della politica italiana e delle istituzioni del settore nelle acque del diritto allo studio. Anche nel discorso di fine anno 2023, il Presidente Mattarella ha voluto richiamare – ancora una volta – la politica e tutte le istituzioni competenti a fare del proprio meglio per garantire ai giovani il diritto allo studio universitario.

Come uomini delle istituzioni impegnati nel settore del diritto allo studio universitario siamo perciò grati al Capo dello Stato, per l’incoraggiamento continuo allo svolgimento della missione in favore dei giovani e per il futuro del Paese, perché il loro diritto allo studio, oltre a essere espressione di libertà e di eguaglianza, coincide con il diritto al futuro: garanzia di una prospettiva di vita, di realizzazione, di un futuro migliore per tutti.”

 

Compie dieci anni l’App Andisu. Il presidente Sciretti: “La valorizzeremo”

A dieci anni dalla creazione, è tempo di restyling per l’App Andisu. Questo l’intendimento della nuova governance, e segnatamente del presidente Alessandro Ciro Sciretti, che punta a una comunicazione strategica integrata che possa muoversi su più assi, con l’obiettivo di mettere in maggiore connessione e rafforzare la comunità degli organismi per il diritto allo studio universitario in Italia.

L’App Andisu è stata creata nel 2013 e funziona sia per dispositivi Apple che Android. Dall’anno 2022 i contenuti sono i medesimi del sito Andisu (notizie, residenze, ristorazione, bandi, etc.). Attraverso l’App di ANDISU è possibile accedere a molteplici funzioni, tra cui: visualizzare le residenze universitarie nelle vicinanze; visualizzare i luoghi di ristorazione universitaria più vicini alla propria posizione;  cercare gli enti DSU in Italia; ricevere le ultime notizie dagli enti DSU da selezionati in base alle proprie preferenze; visualizzare i bandi per le borse di studio degli enti e organismi Dsu.

L’App è alimentata da un sistema informatico di gestione dell’anagrafica e di importazione automatica delle notizie dai vari siti degli enti DSU creato apposta per l’ANDISU. Nelle prossime settimane l’App sarà oggetto di analisi per verificarne le performance e per potenziare le funzioni al servizio degli utenti.

Link download per Apple: https://apps.apple.com/it/app/andisu/id659310056

Link download per Android:  https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mandragola.andisu

Per ANDISU una nuova strategia di Informazione partecipata: nasce il Coordinamento nazionale dell’informazione istituzionale

Tra i primi obiettivi che il presidente Alessandro Ciro Sciretti vuole attuare prioritariamente c’è l’impegno assunto con il mandato ricevuto il 27 ottobre scorso, a Cesena, di un percorso che consenta a tutti gli Organismi aderenti ad Andisu di essere maggiormente coinvolti nella gestione dei flussi di informazione verso l’esterno e, al contempo, di potere facilitare la comunicazione verso i soggetti aderenti rafforzando il ruolo di ANDISU e dei suoi aderenti.

Tale impegno si concretizza attraverso la creazione del Coordinamento nazionale dell’informazione istituzionale ANDISU.

Questo il motivo della lettera del presidente ANDISU spedita, nei giorni scorsi, a tutti gli Organismi per il diritto allo studio in Italia, proprio per chiedere di indicare alla Segreteria ANDISU un referente.

I rappresentanti degli enti saranno coinvolti nel Coordinamento nazionale, anche attraverso incontri periodici e iniziative mirate al raggiungimento degli obiettivi, per pianificare e attuare una nuova strategia di informazione nazionale che possa fissare obiettivi e strumenti centrali e comuni, attraverso un’attività integrata sia su tutto il territorio nazionale, sia a livello centrale.

Il Coordinamento si occuperà, fra l’altro, di: partecipazione a eventi di comunicazione pubblica e di servizi agli studenti; promozione dell’informazione in materia di diritto allo studio universitario anche in collaborazione con altre istituzioni; diffusione della conoscenza della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e del governo nazionale in tema di diritto allo Studio universitario; promozione dell’accesso dei cittadini ai programmi di tutti gli organismi aderenti e delle istituzioni nazionali del settore; promozione di attività di formazione rivolta ai dipendenti delle amministrazioni sui temi del diritto allo studio universitario; predisposizione della newsletter sulle attività svolte dagli organismi aderenti; redazione e gestione del sito internet e dei social; cura dei collegamenti con gli organi di informazione e la diffusione di comunicati stampa di livello nazionale; partecipazione a sessioni di lavoro di soggetti aderenti ad ANDISU e con cui l’Associazione è in relazione; valorizzazione degli strumenti comunicativi dell’Andisu come l’APP dell’Associazione e i forum del sito web.

Gli auguri del Presidente Sciretti e gli obiettivi per il 2024

Carissimi,

giungiamo alla conclusione di un anno importante per il mondo del diritto allo studio e per la nostra Associazione. Il 2023 ha confermato infatti come stia sempre di più crescendo la platea dei possibili beneficiari che si rivolgono ai nostri Enti per chiedere il sostegno attraverso borse di studio e residenzialità per il loro percorso universitario. E come sia necessario la collaborazione reciproca e con le istituzioni per soddisfare le richieste dei giovani e della giovani universitarie.

Per Andisu quello che volge al termine è di sicuro stato un anno intenso in cui abbiamo accolto con soddisfazione i risultati del “V bando Legge 338/2000” e dei primi bandi legati agli stanziamenti del Pnrr, grazie ai quali sarà possibile realizzare oltre 12mila posti letto, in risposta alla carenza di alloggi a prezzo calmierato che è una delle principali criticità che si riscontra nelle città universitarie del nostro Paese.

Dai colloqui intercorsi tra la nostra Associazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca ci auguriamo inoltre che con il 2024 vengano resi disponibili ulteriori stanziamenti che permettano di accrescere i numeri dei progetti di residenzialità.

Proprio il V Bando della Legge 338 è stata anche l’occasione per incontrarci attraverso un momento seminariale che ha rappresentato l’avvio di un percorso condiviso di incontri, formazione e confronto per consentire a tutti gli Organismi aderenti ad Andisu di essere maggiormente coinvolti rafforzando il ruolo di Andisu e dei suoi aderenti.

Il 2023 è stato un anno particolarmente significativo anche per me, che lo scorso ottobre ho avuto l’onore di essere eletto alla presidenza di questa Associazione, condividendo con voi l’obiettivo di sostenere il diritto allo studio degli universitari e universitarie del nostro Paese.

Nell’attesa di un 2024 di grandi traguardi non mi resta dunque che augurare a tutti e tutte un Felice Anno Nuovo!

 

 

Residenze universitarie, il workshop ANDISU sulla Legge 338

Il 18 dicembre scorso, a Roma presso le Officine Pasolini di DiSCo Lazio, si è svolto il workshop su “V bando Legge 338/2000: Adempimenti per i progetti ammessi a finanziamento e prospettive per i progetti ammessi con riserva”. A fare gli onori di casa il commissario straordinario DiSCo Lazio, Giuseppe Giorgio Ciardi, quindi è stata la volta del presidente ANDISU Alessandro Ciro Sciretti e di Stefano Ferrarese, presidente ECSTA.

Al centro della giornata il V° Bando nazionale della Legge 338/2000 e gli adempimenti per i progetti ammessi a finanziamento, ma anche le prospettive per i progetti ammessi con riserva. Una concreta occasione di incontro e confronto tra gli enti, destinata alla governance e al personale degli organismi associati ad ANDISU.

Con la moderazione di Claudia Caporusso, sub-commissaria DiSCo, sono intervenuti esperti nazionali di edilizia residenziale universitaria: l’architetto Roberta Cabiati, l’architetto Mario Di Benedetto, l’avvocato Paolo Pittori, esperto in gare e contratti, e l’ingegnere Mauro Lenti, dirigente DiSCo Lazio.

Il workshop che ha coinvolto l’area tecnica degli enti dsu si è svolto nel corso della mattinata e ha esaminato sia le dinamiche temporali che hanno caratterizzato il ciclo di applicazione di ciascun bando, sia i dati relativi agli alloggi realizzati sia i dati relativi agli interventi di efficientamento.

L’auspicio è che il Ministero renda disponibile dal giorno 1 gennaio 2024 lo stanziamento previsto per il 2026 che ammonterebbe a 96 milioni di euro. ANDISU – come ha sottolineato il presidente Alessandro Ciro Sciretti nel suo intervento – sta lavorando costantemente per far avviare i lavori anche per ulteriori progetti. In atto, stati ammessi in cofinanziamento 118 interventi.

Fra le novità introdotte dal V Bando sono stati considerati rilevanti: il limite massimo del cofinanziamento (elevato al 75% dell’importo complessivo dell’intervento), la contrazione dei tempi di attuazione degli interventi (che possono essere anche ammessi con prescrizione) e il rispetto dei principi del DNSH: il principio Do No Significant Harm (DNSH) che prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.

Il commissario straordinario di DiSCo Lazio, Giuseppe Giorgio Ciardi, nel suo intervento ha apprezzato la giornata di riflessione “per una nuova stagione del diritto allo studio che metta al centro lo studente e la conoscenza e per dare un contributo importante alla crescita della nostra nazione”.

Il presidente ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti, che in mattinata aveva anche preso parte a un incontro al ministero dell’Università e della Ricerca per fare il punto sul co-housing insieme al segretario di Andisu Gabriele Verza, ha evidenziato “l’importanza di workshop come quello sulla Legge 338 per il valore strategico ricoperto”. Inoltre, il presidente Sciretti ha riferito dell’ordine del giorno del Comitato Esecutivo, tenuto nello stesso giorno, all’interno del quale “si sta lavorando per rafforzare il ruolo dell’Associazione, apprezzata dal Ministero e dagli stakeholder istituzionali”.

In collegamento video è intervenuto, invece, Stefano Ferrarese, presidente ECSTA che ha voluto porre l’attenzione su come sia importante la creazione di residenze universitarie che rappresentano una leva sociale ed economica, come avviene anche in Francia e in Germania”. 

IL FOCUS SULLA LEGGE 338/2000

Dallo studio presentato dall’architetto Roberta Cabiati, vice-presidente della Commissione Alloggi e Residenze per studenti universitari, e dal Ph. architetto Mario Di Benedetto, coordinatore operativo del Gruppo di supporto tecnico alla Commissione sono emerse importanti informazioni su novità, risultati e futuri adempimenti.

Nei primi quattro bandi sono stati cofinanziati quasi 40Mila posti alloggio, di cui circa 23Mila di nuova realizzazione, e sono stati cofinanziati interventi per quasi un miliardo di euro, suddivisi quasi equamente per interventi sul p il limite massimo del cofinanziamento statale è stato elevato dal 50% al 75%atrimonio esistente e interventi di nuova realizzazione.

Le principali novità del V° Bando sono state: che il limite massimo del cofinanziamento statale è stato elevato dal 50% al 75% dell’importo complessivo dell’intervento; la contrazione dei tempi di attuazione degli interventi con l’eliminazione della Convenzione; che gli interventi sono ammissibili con prescrizioni (art. 7, c.1 DM 1257/2021); l’attenzione agli aspetti di sostenibilità ambientale e il rispetto dei principi del DNSH, nonché la riduzione del consumo di suolo, con gli interventi di nuova edificazione regolamentati (ammessi solo all’interno di Campus o in aree limitrofe a insediamenti universitari).

Per quanto riguarda gli interventi ammessi per la Tipologia A2, con Decreto MUR del 2 novembre 2023, n. 1483, è stato emanato il relativo Decreto di piano con i seguenti contenuti: tutti e 18 gli interventi che hanno presentato richiesta di cofinanziamento sono stato ammessi; per gli interventi di tipologia A2 il DM 1257/2021 ha previsto lo stanziamento di  15milioni di euro; il totale del cofinanziamento attribuito agli interventi di tipologia A2 ammonta a 13,8 milioni di euro; dall’assegnazione del cofinanziamento A2 avanzano 1.1 milioni di euro, utilizzati per gli interventi di tipologia A1-B-C.

Invece, gli interventi ammessi per la Tipologia A1-B-C sono stati previsti con Decreto MUR del 6 novembre 2023, n° 1488: le risorse attualmente disponibili ammontano a 483 milioni di euro e sono stati ammessi al cofinanziamento 118 interventi per complessivi euro 1.120.266.796,22, di cui 57 finanziabili subito con le risorse disponibili per un importo di 478.926.002,33 euro.

Dal Piano attualmente avanzano, quindi, risorse per 4.094.960,83 euro; sono 61 gli interventi ammessi in fase 2, ovvero in riserva, in attesa di ulteriori risorse; per completare la graduatoria sono necessari euro 641.340.793,88; 18 interventi non sono stati ammessi al cofinanziamento e 1 intervento ha presentato formale rinuncia, per complessivi 19 interventi (circa il 14% del totale interventi A1-B-C presentati).

GLI ADEMPIMENTI FUTURI

Poiché non è più prevista la stipula della Convenzione, i due Decreti di Piano e i Decreti di attuazione (DM 1257/2021 e DM 1256/2021) stabiliscono tutti gli adempimenti necessari per l’attuazione dell’intervento.

I soggetti ammessi al cofinanziamento con prescrizioni devono trasmettere alla Commissione il verbale di validazione del progetto esecutivo (entro 60 giorni dalla sua emissione). Nel verbale devono emergere le verifiche di rispondenza del progetto alle prescrizioni stabilite dalla Commissione.

Anche in assenza di prescrizioni, se il progetto subisce delle variazioni che intervengono sugli standard dimensionali, sui costi e tempi di esecuzione, il soggetto ammesso deve comunicarlo alla Commissione (art. 9, c. 2, DM 1257/2021).

Entro 60 giorni i soggetti ammessi devono dimostrare l’effettivo possesso dell’area/immobile oggetto di intervento, fatta eccezione per gli interventi che prevedono acquisizioni: i tempi si intendono dal giorno di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del relativo Decreto di Piano.

Per gli interventi di tipologia A2, entro 150 giorni devono iniziare i lavori, mentre per gli interventi di tipologia A1-B-C, entro 300 giorni devono essere perfezionati gli obblighi giuridicamente vincolanti. Unitamente alla documentazione di avvio dei lavori, la documentazione attestante la copertura finanziaria, in caso di autocertificazione in sede di richiesta del cofinanziamento.

In sede di esecuzione delle opere, gli adempimenti sono simili ai bandi precedenti: la richiesta di erogazione del cofinanziamento deve essere trasmessa entro 90 giorni naturali e consecutivi dalla data dell’avvenuto pagamento; la gara di appalto degli arredi, se prevista dalla normativa vigente, deve essere pubblicata entro 90 giorni prima del termine previsto per la fine dei lavori (pena la perdita del cofinanziamento sugli arredi); la gara di appalto per l’eventuale affidamento della gestione deve essere pubblicata entro 90 giorni prima del termine previsto per la fine dei lavori, pena la perdita del 30% del cofinanziamento; ogni variante in corso d’opera approvata deve essere trasmessa alla Commissione per il nulla osta di propria competenza; il soggetto ammesso deve rispettare il cronoprogramma indicato in sede di ammissione al cofinanziamento e informare la Commissione di ogni variazione che incida sui tempi di realizzazione; la messa in esercizio deve avvenire entro il primo anno accademico successivo al termine dei lavori.

Sull’opera realizzata gravano, tra gli altri, i seguenti vincoli: al momento della messa in esercizio, pronta comunicazione alla Regione o Provincia autonoma o all’Ente per il diritto allo studio competente territorialmente dei posti alloggio da riservare agli studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi idonei al conseguimento della borsa di studio; costituzione del vincolo di mantenimento della destinazione d’uso della struttura per 25 anni a partire dalla data di messa in esercizio, ridotti a 19 nei casi di beni demaniali concessi al soggetto beneficiario e per 5 anni nel caso di tipologia A2; in caso di proprietà, divieto di alienazione per 25 anni, ridotti a 5 anni nel caso di tipologia A2.

 

(Foto dell’articolo tratta dal sito di Lazio DiSCo)

Sei domande per conoscere il presidente ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti

Alessandro Ciro Sciretti, eletto presidente di ANDISU al termine del Consiglio Nazionale di Cesena, è anche vice­presidente di ECStA (European Council For Student Affairs) e siede al vertice di Edisu Piemonte. La redazione della Newsletter ANDISU gli ha posto alcune domande per fare conoscere meglio il suo impegno e il programma per il diritto allo studio universitario in Italia.

Presidente Sciretti, come nasce la scelta di candidarsi per l’elezione al vertice Andisu?

La scelta nasce dalla volontà di rilanciare il sistema nazionale del Diritto allo Studio Universitario, anche grazie all’esperienza maturata negli ultimi due anni in campo internazionale. Il nostro è un sistema di grandissimo valore che merita attenzione e prospettive di sviluppo.

A poco più di una settimana dalla sua elezione, quali sono stati i primi impegni da affrontare?

Abbiamo avuto la pubblicazione dell’esito del quinto bando 338. Oltre cinquemila posti letto per il DSU che verranno realizzati in Italia nei prossimi anni grazie al cofinanziamento ministeriale al 75%. Dobbiamo far si che gli enti siano tutti pronti ad affrontare questa fondamentale sfida. Al contempo, è aperta la partita del PNRR che impatterà in modo significativo sulla crescita del nostro settore.

Qual è la sfida maggiore da affrontare nei prossimi mesi?

Stabilire nuove regole per il Diritto allo Studio Universitario, a cominciare dalla definizione dei nuovi LEP (i livelli essenziali delle prestazioni), è certamente il compito più duro che abbiamo di fronte a noi. Aspettiamo da oltre dieci anni di poter innovare l’inquadramento normativo per accedere alle borse di studio e agli altri benefici, non vogliamo perdere questa occasione.

Lei ricopre un ruolo importante nell’ECStA, una carica significativa. In che modo la sua esperienza europea potrà aiutarla nel ruolo di presidente ANDISU?

Innanzitutto, nel capire che l’Italia è più che competitiva nel settore degli student affairs. Possiamo contare su una buona quantità di risorse, su grandi professionalità e su atenei attrattivi. Collaborare con i colleghi d’Europa e del mondo è, poi, fondamentale per capire dove e come innovare, scambiando buone pratiche e studiando insieme come superare problemi comuni.

Su quali aspetti l’Italia è all’avanguardia, rispetto agli altri paesi europei, in tema di diritto allo studio e in quale settore bisogna, invece, recuperare terreno?

Ristorazione e residenzialità sono sviluppate e gestite nel nostro Paese con professionalità ed esperienza, anche grazie ad un background culturale che vede nella ricettività e nel cibo alcune delle attività principali in Italia. Anche sulla cura della salute mentale degli studenti e delle studentesse abbiamo molto da insegnare. E’ invece necessario investire di più in attività innovative e nell’orientamento in entrata, per far sì che non vi siano studentesse e studenti che rinuncino al percorso universitario perché ignari delle opportunità fornite dagli organismi del Diritto allo Studio.

Quale modello o soluzione adottato da altri paesi europei simili a noi come struttura potrebbe essere utile adottare ed esportare in Italia?

Io credo molto nella forza del modello nazionale tedesco. Un sistema regionalizzato, per certi versi molto simile al nostro, che però dispone di un’associazione nazionale, la DSW (l’ANDISU tedesca), fortemente strutturata, con una propria sede e decine di dipendenti e collaboratori. Così facendo, l’associazione nazionale non si limita al pur fondamentale lavoro di networking, ma sviluppa servizi e supporto operativo per gli enti sul territorio. Di certo questa è una strada cui la nostra ANDISU potrà ispirarsi per migliorare le proprie performance.

I temi dell’Unione Europea al centro del progetto EUCA. La Liguria sul podio del Quiz Tournament

Per ANDISU promuovere il diritto allo studio nel segno della qualità, i servizi e le opportunità anche di livello internazionale per gli studenti universitari rappresenta un obiettivo strategico: e proprio nell’ambito internazionale le università italiane e i propri studenti rappresentano motivo di orgoglio. Ne sono un esempio Mattia, Federico e Daniele, i tre studenti genovesi vincitori del Quiz Tournament, progetto di Euca, European University College Association, realizzato con il supporto del Parlamento Europeo nell’ambito della EYE2023, European Youth Event 2023. Una competizione in live streaming su Twitch in cui squadre di ragazzi e ragazze frequentanti scuole superiori e università si sono sfidati sui temi dell’UE, rispondendo a domande come fossero a un quiz televisivo.

Un percorso iniziato lo scorso aprile e che ha coinvolto oltre 450 studenti da tutta Europa, attraverso sfide virtuali fino a una fase finale a giugno, in occasione della EYE2023, quando i finalisti, tra cui i tre studenti liguri, sono stati ospitati a Strasburgo per la challenge finale.

“E’ cominciato tutto per gioco, anche perché essendoci tante squadre e tanti partecipanti con percorsi di studio più affini alle tematiche dell’Ue non pensavamo di poter arrivare in fondo” raccontano i tre ragazzi che hanno appreso della possibilità di partecipare a questo quiz grazie alla IANUA, la Scuola superiore dell’Università di Genova che frequentano.

“Dopo i primi turni – proseguono – abbiamo iniziato a prendere la competizione più sul serio e abbiamo studiato gli argomenti. Arrivando in finale abbiamo ricevuto un viaggio a Strasburgo, all’European Youth Event, dove abbiamo vinto due finali, una del torneo cui avevamo partecipato, una contro i vincitori di un torneo analogo organizzato lì”.

Ai tre giovani, in premio un viaggio a Bruxelles, dove hanno potuto conoscere Roberta Metsola, presidentessa del Parlamento europeo, e un contributo di mille euro erogato da IANUA. Ma anche l’arricchimento personale per un’esperienza indimenticabile: “Grazie al torneo – raccontano Mattia, Federico e Daniele – abbiamo potuto conoscere ragazzi provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Ma sicuramente gli aspetti più belli di questa esperienza sono stati il poter confrontarci con nostri coetanei provenienti da tutta Europa. Oltre a poter apprendere di più sull’Unione Europea, incontrare e parlare con alcuni membri del Parlamento Europeo, e poter partecipare a conferenze su temi d’attualità e sull’importanza di andare a votare per le nuove generazioni”.

Il Quiz Tournament è, dunque, un’occasione importante per i giovani di tutta Europa per ampliare le proprie conoscenze e la propria educazione civica sui temi e il ruolo dell’Unione Europea, accrescendo l’interesse per questi aspetti attraverso una forma di gioco che è molto coinvolgente.