Iliadship: un progetto di Iliad volto a sostenere la formazione di studenti universitari – Prorogato al 30 settembre

ATTENZIONE: IL TERMINE PER L’INVIO DELLA CANDIDATURA E’ STATA PROROGATO AL 30 SETTEMBRE

Iliadship è un progetto di lungo termine che guarda al mondo della formazione universitaria in modo innovativo, con l’obiettivo di contribuire a creare un futuro più inclusivo, nel quale le giovani generazioni possano sviluppare a pieno il proprio potenziale e abilitare la crescita del Paese.

Per i prossimi 10 anni, Iliad Italia insieme al proprio Advisory Board:

  • Selezionerà ogni anno 10 studenti tra neolaureati triennali e iscritti a Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico che intendono proseguire i propri studi negli ambiti S.T.E.M., Scienze sociali e Arts & Literature.
  • Offrirà ad ogni studente l’accesso ad una borsa di studio di 15.000 euro e ad un percorso di formazione, con il supporto di un tutor scelto fra i dipendenti iliad e di un mentor tra i membri dell’Advisory Board, con workshop, esperienze formative dedicate e un tirocinio extra curriculare in iliad Italia o in una delle aziende che fanno parte del network dell’operatore.
  • Darà vita alla Community iliad attraverso la costituzione di un network di studenti che ogni anno si riunirà per aggiornare le proprie competenze e scambiarsi esperienze, diventando parte integrante dell’ecosistema di iliad in Italia.

 

Per la prima edizione del progetto il termine per l’invio delle candidature è fissato al prossimo 11 agosto.

Qui il bando per maggiori dettagli.

ANDISU al Virtual Job Meeting Italia

ANDISU ha promosso la partecipazione gratuita degli organismi per il DSU al Virtual Hob Meeting Italia, la giornata di incontri e formazione online con candidati da tutta Italia che è stata realizzata il 28 giugno scorso.

Un appuntamento virtuale con l’obiettivo di mettere in contatto laureandi e neolaureati di tutti i corsi di laurea con il mondo del lavoro, i servizi di orientamento, candidarsi a posizioni aperte e partecipare a webinar su vari temi legati all’ambito lavorativo. L’evento è stato introdotto dai saluti di Alessio Pontillo, presidente di ANDISU. Pontillo ha introdotto il tema della facilitazione dell’inserimento degli studenti universitari nel mondo del lavoro con un report sul diritto allo studio universitario in Italia, fornendo una serie di dati e di informazioni sulla situazione nazionale. “Oggi, grazie agli associati ANDISU, – ha sottolineato il presidente dell’ANDISU –  oltre 200Mila studenti di livello universitario sono beneficiari della borsa di studio, agli stessi sono erogati milioni di pasti e oltre 40Mila posti letto. Tutto questo è parte di un’evoluzione in termini di maggior quantità e qualità di servizi su cui tutti gli organismi per il diritto allo studio universitario stanno lavorando anche utilizzando al meglio le risorse del PNRR.”

Tra gli associati che hanno partecipato al Virtual Job Meeting c’è stato  anche Edisu Piemonte, che ha organizzato il suo stand virtuale per far conoscere nel dettaglio le modalità di utilizzo dei servizi per la tutela del diritto allo studio per gli studenti interessati a continuare il proprio percorso accademico in un ateneo della regione. Gli operatori dell’ente piemontese sono stati a disposizione – durante il Virtual Job meeting – tramite una chat dedicata per fornire informazioni sui servizi, le borse di studio, le offerte di lavoro, ma anche per soddisfare le richieste provenienti dagli utenti iscritti da tutta Italia.

Numerosi sono stati gli studenti e i laureati che hanno chiesto informazioni sui servizi dell’Ente o che hanno proposto una loro candidatura per entrare nel mondo del lavoro.

Virtual Job Meeting ITALIA è un’attività destinata a tutti i laureandi, neo-laureati e giovani professionisti in cerca di lavoro per partecipare a webinar di orientamento online e incontrare direttamente i responsabili delle aziende che offrono lavoro, interagire on-line chattando, trasferire il proprio CV e candidarsi alle posizioni aperte. Attraverso la piattaforma, si scoprono le aziende che partecipano, si consegna il proprio cv candidandosi alle offerte di lavoro; quindi, si incontrano i recruiter online e si prenotano i colloqui post evento, partecipando anche ai webinar di orientamento.

Anche attraverso la partecipazione ad iniziative come il Virtual Job Meeting ITALIA, l’Associazione ANDISU, e gli associati che ritengono di voler utilizzare le collaborazioni attivate, sta aumentando le occasioni di visibilità del sistema di tutela del diritto allo studio, avente oggi un’importanza sociale ben nota nel nostro Paese, ma che deve arricchirsi ulteriormente di nuovi servizi per offrire agli studenti universitari, in particolare capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, tutte le opportunità che possono essere funzionali alla realizzazione del loro percorso di istruzione e di realizzazione personale e professionale.

Il Consiglio nazionale ANDISU a Trieste. Eletti i nuovi organismi

Giovedì 22 giugno si sono tenuti, a Trieste, i lavori del Consiglio nazionale ANDISU, presieduto dal dott. Alessio Pontillo. Presso la Sala Multimediale Tiziano Tessitori, ospiti del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, la giornata è iniziata dal collegamento con l’Assemblea della Conferenza dei rettori, durante cui è stato sottolineato come la collaborazione tra organismi per la tutela del diritto allo studio e università italiane sia importante e strategica per aumentare la qualità dei servizi per studenti universitari del nostro Paese.

 

Il presidente Alessio Pontillo, nel suo intervento, ha evidenziato “il ruolo dell’Associazione Andisu quale volano tra i territori e il governo nazionale per ricomporre, in un quadro unitario, le questioni e le problematiche presenti sul territorio nazionale. Infatti – ha proseguito il presidente Pontillo – la peculiarità italiana, della frammentazione del settore del diritto allo studio derivante dall’assegnazione alle venti regioni della gestione di tale competenza, rende strategico il ruolo dell’Associazione che riesce a rappresentare e ottimizzare le questioni a livello centrale, dando maggiore forza ed efficienza alla tutela del diritto allo studio universitario nel nostro Paese”. Alessio Pontillo ha, poi, fatto il punto sui numeri del diritto allo studio in Italia generati dai 37 organismi DSU di ANDISU: circa 220mila borse di studio e 40mila posti letto,  cui si aggiungono i milioni di pasti annualmente messi a disposizione degli studenti grazie ai servizi di ristorazione universitaria. E una spesa annua che, con il PNRR, passerà da 1,2 miliardi di euro per l’anno accademico 2022/23 a circa 1,5 miliardi di euro l’anno prossimo. Mentre sul tema dell’housing universitario, strumento nazionale in corso di attivazione con un budget di 600 milioni di euro, che mira a triplicare i posti letto disponibili per gli studenti fuori sede portandoli entro il 2026 a più di 100mila, ANDISU sta richiedendo l’aumento dei posti alloggio riservati agli studenti con minori possibilità economiche e meritevoli.

 

I lavori hanno visto, quindi, gli interventi: della presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), Alessia Conti;  del dirigente dell’ufficio VI della direzione generale degli Ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del Ministero dell’Università, Enrico Montaperto; di Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia; di Francesco Svelto, delegato della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e rettore dell’Università di Pavia; di Giuseppe Catalano, docente Università La Sapienza-Roma; di  Antonio Di Donato, direttore generale Unità di Missione per l’Attuazione degli interventi del PNRR del MUR; di Elena Atzeni, Integration Associate per UNHC.

In particolare, l’assessore regionale Alessia Rosolen si è soffermata sul ruolo centrale dell’Ardis, FVG  cui “la Regione ha affidato tutti gli interventi di sostegno del diritto allo studio, dalla dote scuola alle borse di studio, fino ai contributi per abbattere i corsi di iscrizione ai master, creando un sistema integrato di servizi e strumenti in grado di dare sempre maggiori certezze a tutti gli studenti (universitari e non) del Friuli Venezia Giulia, migliorando la filiera delle prestazioni e semplificando ai cittadini le modalità di accesso al supporto pubblico”.

Dopo gli interventi si è passati alle Comunicazioni del Presidente e conseguente trattazione dei punti all’ordine del giorno, tra cui anche l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2022  e Bilancio e Budget 2023.

Quindi si è proceduto all’approvazione del Regolamento della vita associativa di ANDISU. Infine, il Consiglio nazionale ha nominato il Revisore dei Conti, individuato nel dottor Massimo Aramini, e integrato il Comitato Esecutivo con ulteriori alte professionalità: prof.ssa Maria Laura Frigotto (presidente Opera Universitaria di Trento), dott.ssa Teresa Mazzarulli (direttore generale ADSU Chieti-Pescara), dott. Giovanni Pozzari (direttore generale ERDIS Marche), dott. Raffaele Sundas (direttore generale ERSU Cagliari), dott. Gabriele Verza (direttore generale ESU Padova).

Università: a Trieste, organismi per il diritto allo studio universitario a confronto sul futuro di un settore strategico per il Paese.

Iniziati questa mattina i lavori del Consiglio nazionale ANDISU, presieduto da Alessio Pontillo: l’associazione nazionale dei 37 organismi per il diritto allo studio universitario in Italia.
Presso la Sala Multimediale Tiziano Tessitori, in piazza Guglielmo Oberdan 5, a Trieste, è stato effettuato il collegamento tra Assemblea CRUI (la Conferenza dei rettori) e Consiglio nazionale ANDISU per sottolineare come la collaborazione piena e fattiva tra organismi per la tutela del diritto allo studio e università italiane sia importante per aumentare la qualità dei servizi per studenti universitari del nostro Paese.
Il presidente Alessio Pontillo nel suo intervento, dopo avere ringraziato i rappresentanti degli organismi per il diritto allo studio  provenienti da tutte le regioni e le istituzioni presenti, ha focalizzato “sul ruolo dell’Associazione Andisu quale volano tra i territori e il governo nazionale per ricomporre, in un quadro unitario, le questioni e le problematiche presenti sul territorio nazionale. Infatti – ha proseguito Alessio Pontillo – la peculiarità italiana della frammentazione del settore del diritto allo studio in organizzazioni diverse e a volte disomogenee rende strategico il ruolo di Andisu che riesce a rappresentare e a ottimizzare le questioni a livello centrale, dando maggiore forza al tema del diritto allo studio universitario in Italia”.
In Italia sono 220mila le borse di studio, 40mila i posti letto e la ristorazione universitaria, gestiti dai 37 organismi per il diritto allo studio aderenti ad ANDISU, con una spesa annua che con il PNRR passerà da 1,2 miliardi di euro per l’anno accademico 2022/23 a circa 1,5 miliardi di euro l’anno prossimo: destinatari gli studenti “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi” frequentanti università, accademie di belle arti e conservatori di musica in tutto il Paese. Particolare attenzione, poi, in questo momento, viene dedicata al tema dell’housing universitario, per cui la riforma della legislazione nazionale in atto, con 600milioni di euro, mira a triplicare i posti letto disponibili per gli studenti fuori sede, portandoli entro il 2026 a più di 100mila.
I lavori proseguono con gli interventi di: presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), Alessia Conti;  dirigente dell’ufficio VI della direzione generale degli Ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del Ministero dell’Università, Enrico Montaperto; Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, su “DSU in Friuli Venezia Giulia e la rete di buone pratiche ANDISU”; Francesco Svelto, delegato della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e rettore dell’Università di Pavia, su “Sinergia tra CRUI e ANDISU”; Giuseppe Catalano, docente Università La Sapienza-Roma, su “Evoluzione e prospettive della legge 338”; Antonio Di Donato, direttore generale Unità di Missione per l’Attuazione degli interventi del PNRR del MUR, su “PNRR e residenzialità studentesca: aspetti tecnici iniziative MUR”; Elena Atzeni, Integration Associate per UNHCR, su “Manifesto per l’Università inclusiva UNHCR”.

Università: con il PNRR, verso 1,5 MLD di spesa per borse di studio e ristorazione. L’incontro a Trieste

220mila borse di studio, 40mila posti letto e la ristorazione universitaria, gestiti da 37 organismi per il diritto allo studio aderenti ad ANDISU, l’associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, per una spesa annua che con il PNRR passerà da 1,2 miliardi di euro nel 2022 a circa 1,5 miliardi di euro l’anno prossimo: destinatari gli studenti “meritevoli e bisognosi” frequentanti università, accademie di belle arti e conservatori di musica in tutto il Paese.

Su questi temi, ma soprattutto sul tema dell’housing universitario, per cui la riforma della legislazione nazionale, con 600milioni di euro, mira a triplicare i posti letto disponibili per gli studenti fuori sede, portandoli entro il 2026 a più di 100mila, si svolgeranno in Friuli Venezia Giulia, giovedì 22 giugno prossimo, i lavori del Consiglio nazionale ANDISU, presieduto da Alessio Pontillo.

 

Presso la Sala Multimediale Tiziano Tessitori, in piazza Guglielmo Oberdan 5, a Trieste, l’inizio è fissato per le ore 10.30, con il collegamento tra Assemblea CRUI (la Conferenza dei rettori) e Consiglio nazionale ANDISU. Si prosegue con la presenza in “Sala Tessori” di diverse personalità politiche, nonché tecnici del settore: il presidente della Conferenza delle Regioni, governatore della Regione FVG, Massimiliano Fedriga; la presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), Alessia Conti; il dirigente dell’ufficio VI della direzione generale degli Ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del ministero dell’Università, Enrico Montaperto.

Durante la mattinata, gli interventi di: Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, su “DSU in Friuli Venezia Giulia e la rete di buone pratiche ANDISU”; Francesco Svelto, delegato della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e rettore dell’Università di Pavia, su “Sinergia tra CRUI e ANDISU”; Giuseppe Catalano, docente Università La Sapienza-Roma, su “Evoluzione e prospettive della legge 338”; Antonio Di Donato, direttore generale Unità di Missione per l’Attuazione degli interventi del PNRR del MUR, su “PNRR e residenzialità studentesca: aspetti tecnici iniziative MUR”; Elena Atzeni, Integration Associate per UNHCR, su “Manifesto per l’Università inclusiva UNHCR”.

 

“Ci vediamo a Trieste, con uno sguardo all’Est Europa che vorremmo al più presto vedere in pace – sottolinea il presidente di ANDISU, Alessio Pontillo – per fare il punto in particolare sulla realizzazione di nuove strutture di edilizia universitaria, grazie ai fondi PNRR del MUR, impegnati in prima linea per la riduzione del divario sociale e la promozione del diritto allo studio in Italia.”

I lavori aperti alla stampa terminano con le comunicazioni del Presidente ANDISU, alle ore 13 circa.

Residenze, borse di studio e PNRR: il 22 giugno, a Trieste, il confronto tra gli Organismi per il diritto allo studio

L’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario (ANDISU) organizza per la settimana prossima, a Trieste, un incontro tra la governance dei soggetti che si occupano  della tutela del diritto allo studio universitario in tutta Italia: si tratta degli organismi che amministrano benefici e servizi per gli studenti “meritevoli e bisognosi” frequentanti università, accademie di belle arti e conservatori di musica in tutto il Paese.

 

L’importante appuntamento del Consiglio nazionale ANDISU, presieduto da Alessio Pontillo, arriva nel particolare momento in cui il caro affitti degli alloggi privati ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana sull’importanza della tutela del Diritto allo Studio. I lavori si svolgeranno giorno giovedì 22 giugno 2023, presso la Sala Multimediale Tiziano Tessitori, in piazza Guglielmo Oberdan 5, a Trieste con inizio alle ore 10.30.

 

All’evento nazionale prenderanno parte diverse personalità politiche, nonché tecnici impegnati nel settore: il presidente della Conferenza delle Regioni, governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga; la presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), Alessia Conti; il dirigente dell’ufficio VI della direzione generale degli Ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del ministero dell’Università, Enrico Montaperto.

 

Durante la mattinata, sono previsti anche gli interventi di: Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, su “DSU in Friuli Venezia Giulia e la rete di buone pratiche ANDISU”; Francesco Svelto, delegato della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e rettore dell’Università di Pavia, su “Sinergia tra CRUI e ANDISU”; Giuseppe Catalano, docente Università La Sapienza-Roma, su “Evoluzione e prospettive della legge 338”; Antonio Di Donato, direttore generale Unità di Missione per l’Attuazione degli interventi del PNRR del MUR, su “PNRR e residenzialità studentesca: aspetti tecnici iniziative MUR”; Elena Atzeni, Integration Associate per UNHCR, su “Manifesto per l’Università inclusiva UNHCR”.

 

“Un importante appuntamento nazionale che abbiamo voluto svolgere a Trieste, città più vicina all’Est Europa che vorremmo al più presto vedere senza alcun conflitto – sottolinea il presidente di ANDISU, Alessio Pontillo – per illustrare le evoluzioni, sfide e i risultati nella tutela del Diritto allo Studio strategico per il futuro del nostro Paese”.

 

La piadina solidale che unisce ER.GO e ADSU Chieti-Pescara

L’iniziativa, in calendario il prossimo 20 giugno, per sostenere la Protezione Civile dell’Emilia Romagna

Una “piadina solidale”, un piccolo ma significativo gesto per dare un contributo non solo economico, ma anche morale alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna.

Con questa premessa ER.GO e ADSU Chieti-Pescara hanno deciso di replicare la serata (già organizzata, per e con gli studenti, a Bologna in piazza Verdi) per fare una raccolta fondi a sostegno della popolazione colpita dall’alluvione di maggio e per offrire, attraverso il dialogo e l’attivismo, un piccolo ma concreto segnale di solidarietà.

Il 20 giugno 2023, ER.GO, in contemporanea con ADSU, organizza una serata che prevede il coinvolgimento degli studenti per dare testimonianza di come il mondo del diritto allo studio e i giovani rispondano in maniera pronta e generosa di fronte alla calamità naturale che ha colpito una parte del nostro Paese.

Gli appuntamenti sono fissati, a partire dalle ore 18 di martedì 20 giugno, presso la residenza “Fassi Masini” di Forlì, gestita da ER.GO, e presso l’area antistante la mensa universitaria ADSU a Pescara: in contemporanea, verranno vendute e consumate le piadine, piatto tipico e importante simbolo gastronomico dell’Emilia Romagna che il poeta Giovanni Pascoli definì essere “il pane, anzi il cibo nazionale dei romagnoli”. Il ricavato della vendita della “piada” verrà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna.

Come accaduto già un mese fa, l’obiettivo della serata è anche quello di trovare l’occasione pubblica per ringraziare i giovani che hanno aiutato i loro colleghi dell’Emilia-Romagna e tutti i volontari che si sono fatti avanti per spalare il fango e liberare le strade colpite dall’alluvione. Il direttore generale di ADSU Chieti-Pescara, Teresa Mazzarulli, ha sottolineato: “I giovani sono sensibili nel dare un sostegno ai propri coetanei, hanno un bisogno naturale di aiutare. Anche i nostri studenti hanno voluto dare una mano. Quando il terremoto colpì la nostra Regione siamo stati aiutati da ANDISU e, a livello nazionale, ci sembrava giusto fare qualcosa anche per ricambiare questo gesto”.

L’azienda che gestisce la ristorazione di ADSU preparerà le piadine che verranno farcite e distribuite direttamente dai ragazzi in uno spazio esterno allestito dagli stessi studenti universitari. Non solo cibo, ma anche musica dal vivo con canti e balli tipici della Romagna proprio per avvicinarsi anche artisticamente alla popolazione. Alcuni studenti della facoltà di Architettura hanno realizzato delle panchine che saranno posizionate nell’area esterna, mentre una studentessa ha ideato l’immagine stampata sulle magliette che verranno indossate dai ragazzi durante l’evento.

Per la riuscita della serata saranno presenti varie associazioni ma soprattutto le associazioni studentesche, oltre ovviamente al gruppo di lavoro dell’ADSU Chieti – Pescara.

In un’area verranno proiettati alcuni video che riprendono l’azione di aiuto degli studenti universitari durante l’emergenza.

Ci sarà anche un collegamento video con Forlì, dove, parallelamente, il team di ER.GO porterà avanti la serata grazie al supporto del Campus Universitario di Forlì e dell’Università di Bologna.

Presso il Fassi Masini gli studenti, oltre ad acquistare la piadina solidale, potranno anche godersi la serata con il Festival dei Talenti (edizione Forlì): sul palco, posizionato all’interno del giardino, si esibiranno molti giovani artisti con performance canore e di danza.

Il mondo del diritto allo studio e il mondo dell’Università – sottolinea la direttrice ER.GO, Patrizia Mondin – esprime sempre una grande solidarietà e una grande voglia di aiutare. Io credo che questa sia una generazione bellissima”.

La residenza di Forlì ha ospitato, in questa fase emergenziale, anche sei studenti colpiti dall’alluvione, con un concreto aiuto che prosegue anche nella fase post emergenziale.

Caro affitti, ANDISU al fianco degli studenti

Sul tema del caro affitti in Italia, in concomitanza alla protesta degli studenti universitari in questi giorni, è intervenuto il presidente Alessio Pontillo.

ANDISU e tutti gli enti del DSU si impegnano quotidianamente per fronteggiare le difficoltà dovute al caro-vita: sempre più giovani, soprattutto nelle grandi città, hanno difficoltà a sostenere i costi dell’affitto e questo, spesso, incide sull’abbandono degli studi.

L’Organismo delle istituzioni per il diritto allo studio universitario, negli anni, ha sempre avuto tra gli obiettivi primari di favorire politiche per l’housing universitario offrendo, attraverso tutte le istituzioni associate, un supporto concreto mettendo a disposizione sempre più posti letto in favore degli aventi diritto, oltre all’erogazione di borse di studio, servizi di ristorazione e altri servizi.

Il presidente Alessio Pontillo ha, perciò, sottolineato come “l‘ANDISU non può intervenire direttamente sul libero mercato per contrastare il caro affitti, tuttavia sta svolgendo un’azione di coordinamento e impulso, con tutti gli organismi per il Diritto allo Studio aderenti sul territorio italiano, per realizzare nel nostro Paese quelle buone pratiche che hanno dato soddisfacenti risultati per tutelare il diritto all’abitare degli studenti universitari. Aumentare i posti letto ha significato incrementare il dialogo, negli anni, con gli enti territoriali adottando strategie di collaborazione volte a trovare nuove ulteriori e alternative soluzioni.”

Aumento dei posti letto

Un lavoro di rete nel quale resta imprescindibile l’attività del Ministero: “Nell’intenso lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni, l’ANDISU si è fortemente impegnata, ottenendo riscontro dal Ministero competente, per aumentare la quota riservata agli alloggi pubblici per studenti a basso reddito. L’Associazione ritiene, perciò, importante rafforzare la destinazione degli alloggi realizzati con il PNRR agli organismi che svolgono servizi pubblici per la tutela del Diritto allo Studio. Riteniamo, infatti, fondamentale aumentare ulteriormente l’offerta di posti letto in favore degli studenti universitari incrementando gli alloggio disponibili attraverso nuove realizzazioni”. La collaborazione con il MUR ha portato già un esito positivo in termini di incremento di posti letto: obiettivo raggiunto anche grazie al dialogo costante con la comunità studentesca per ottimizzare e calibrare le reali esigenze.

Tempistiche europee per il PNRR

Il PNRR, in questo contesto, può rappresentare un importante e ulteriore contributo ma, allo stesso tempo, detta tempi e modalità abbastanza rigide. Alessio Pontillo ha, infatti, spiegato: “C’è un dato di cui non si può non tenere conto: la necessità di attribuire le risorse con tempistiche “europee” impone l’individuazione di nuove modalità per arrivare al risultato, valorizzando sempre, e al massimo possibile, i posti alloggio pubblici riservati per gli studenti con minori possibilità economiche e meritevoli, cui gli Organismi per il Diritto allo Studio si rivolgono in attuazione del principio fondamentale espresso dall’art. 3 della nostra Costituzione e del più specifico art. 34”.

Alloggi aggiuntivi: una soluzione? I beni confiscati alla criminalità organizzata

Al fine di centrare il bersaglio dell’offerta locativa una soluzione aggiuntiva può essere individuata negli immobili sequestrati alla criminalità: “Auspichiamo che si avvii un’efficace azione coordinata con Ministero, Regioni, Agenzia del Demanio e Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Con l’obiettivo di destinare all’utilizzo pubblico di residenzialità studentesca universitaria tutti quegli immobili confiscati disponibili sul territorio nazionale e che, con un forte valore simbolico ed educativo, possono essere convertiti in studentati grazie all’utilizzo delle risorse già disponibili del PNRR”. Ma il Presidente di ANDISU richiama anche l’esigenza di “aumentare l’impegno finanziario ai vari livelli di coinvolgimento istituzionale per realizzare una quantità maggiore di servizi pubblici per gli studenti universitari. I giovani, manifestando pacificamente in questi giorni, pongono temi importanti, che vanno ben oltre le questioni proprie del Diritto allo Studio e che riguardano principalmente il volto, la vivibilità e la sostenibilità complessiva dell’organizzazione sociale delle nostre città nel prossimo futuro. Anche per questo, nella nostra mission istituzionale, ci sentiamo vicini agli studenti”.

Diritto allo studio europeo, integrazione e sinergia le parole chiave

Il diritto allo studio oltrepassa i confini nazionali ed è un diritto europeo, che vede il coinvolgimento attivo e consapevole di tutti gli stati membri.

Ben 17 paesi UE sono uniti infatti da unico obiettivo: permettere agli studenti di proseguire il proprio percorso di studi, abbattendo le discriminazioni e collaborando per offrire un supporto socio economico concreto e comune.

Questo uno degli obiettivi dell’ECSTA (European Council for Student Affairs), l’associazione internazionale che riunisce i vari enti del diritto allo studio di ogni singola nazione. Vari organismi regionali che si occupano dei servizi per gli studenti come borse di studio, gestione del servizio mensa e delle residenze universitarie, sparsi per tutta l’Europa.

L’Assemblea dell’ECSTA si è riunita lo scorso 21 aprile. Un’assemblea elettiva che ha avuto come risultato l’elezione come Vice Presidente dell’organismo di Alessandro Ciro Sciretti, Presidente dell’Edisu Campus Piemonte.

Lo abbiamo intervistato per saperne di più sugli obiettivi comuni dell’ECSTA e per farci raccontare in che modo si sta scrivendo, insieme, un diritto allo studio europeo inclusivo e costruttivo. Il lavoro portato avanti da anni da ANDISU oltrepassa i confini nazionali, trovando alleati europei pronti a far crescere le potenzialità già in essere.

Quali sono i suoi primi obiettivi da Vice Presidente?

Il primo obiettivo che ci siamo dati è di valorizzare il ruolo delle buone pratiche messe in campo a livello europeo scambiandosi continuamente informazioni. Ci siamo proposti poi un obiettivo più complesso: fino a oggi ECSTA si è concentrata sul far conoscere agli altri le buone pratiche, ma da ora in poi stiamo lavorando per immaginare un sistema di tutoraggio dove un paese o un ente molto skillato su certe attività (per esempio sulle mense) oltre a raccontare quali sono le buone pratiche, possa avviare le attività di tutoraggio e formazione agli altri partner europei in modo da poter assistere alla realizzazione effettiva di queste pratiche. L’Italia, per esempio, è molto skillata sulla gestione delle residenze e può quindi avviare delle attività formative per i partner europei su come realizzare e migliorare la gestione degli alloggi per gli studenti.

 

Diritto allo studio Europeo, cosa è stato fatto fino a oggi e con quali enti?

I sistemi si diversificano da paese a paese: il modello tedesco e quello francese sono più simili a quello italiano ( hanno anche loro una divisione per enti regionali). In questi anni molte iniziative sono state avviate, come l’European Student Card. Si tratta della carta dello studente ed è un processo molto avanzato. Si sta facendo un’attività di dissemination per diffondere la conoscenza di questa card fra i paesi europei. Facendo un esempio concreto: grazie alla carta uno studente di Torino o di Roma se si trova in altre città europee per studio o per vacanza può accedere ai servizi del diritto allo studio del paese dove si trova (mensa, biblioteca, sala studio) con la stessa tessera che utilizza nella sua città d’origine. Questo è un ulteriore passo in avanti nell’integrazione europea.

Se potesse descrivere con una parola chiave questo percorso condiviso quale utilizzerebbe?

Sinergia perché l’obiettivo è che tutti gli sforzi di ogni ente territoriale non si perdano entro i confini geografici, ma vadano oltre. Il processo che abbiamo avviato ha lo scopo di aiutare a far crescere anche gli altri enti.

 

Il 21 aprile scorso ha partecipato insieme al Presidente Alessio Pontillo alla General Assembly dell’European Council for Students Affair (ECStA) a Venezia. Che tipo di incontro è stato? Quanti hanno partecipato?

L’incontro si è svolto in forma ibrida con persone collegate online e persone in presenza in rappresentanza degli enti. Eravamo circa 30 rappresentanti di 17 paesi differenti. L’assemblea si tiene con cadenza annuale e ogni 3 anni ci sono le elezioni (quella di quest’anno era l’assemblea elettiva). Nell’incontro di quest’anno ogni paese ha inoltre raccontato e condiviso un aggiornamento sugli avvenimenti degli ultimi 12 mesi e sul diritto allo studio nel proprio paese, analizzando le soluzioni e le varie criticità presenti. Fra queste è uscito il tema della salute mentale post Covid, un problema presente ovunque che gli organismi dsu stanno affrontando.

 

Quali saranno i prossimi appuntamenti?

Una seduta del board si è tenuta subito dopo l’assemblea e lunedì 15 maggio ci sarà un’altra seduta. Si terranno un paio al mese di executive board. L’obiettivo è infatti quello di riunirsi frequentemente per un mandato ancora più prolifico.

 

Per la cosiddetta generazione Erasmus quanto è importante che il concetto di Europa sia presente nel diritto allo studio?

Il processo d’integrazione europea è un processo avviato con fatica e che va portato avanti in tutti gli aspetti. Nel mondo universitario si sono già poste le basi e le condizioni da molto tempo. E’ chiaro che oggi, organizzativamente, ci sono ancora delle criticità come i sistemi informativi diversi e standard diversi tra paesi. Dobbiamo promuovere l’Europa integrando effettivamente i servizi in modo che i ragazzi abbiano più facilità a usufruire della mobilità internazionale.

Giornate Nazionali del Diritto allo Studio: collaborazione tra istituzioni per gli studenti di oggi e domani

Aprile è stato il mese dedicato al Diritto allo Studio. Dopo il successo dell’anno scorso sono tornate, per la seconda edizione, le Giornate Nazionali del Diritto allo Studio Universitario.

Molti organismi aderenti ad ANDISU hanno realizzato, dal 19 al 21 aprile, una serie di eventi e incontri destinati ai ragazzi, in particolare frequentanti l’ultimo anno degli istituti superiori di II grado, in cui sono state illustrate le opportunità di cui possono usufruire per sostenere il proprio percorso universitario.

Le iniziative, diffuse in tutto il territorio nazionale, hanno inoltre aumentato la consapevolezza, negli studenti e nelle loro famiglie, riguardo l’importanza sociale dei servizi realizzati dagli associati ANDISU: tutelare il Diritto allo Studio significa infatti tutelare il diritto dei singoli individui di poter valorizzare i propri talenti e passioni, ma anche sostenere la competitività del sistema produttivo.

Tra le numerose iniziative di qualità realizzate c’è stato anche l’incontro nazionale svoltosi giovedì 20 aprile a Roma.

Presso la Sala Teatro della Residenza Universitaria “Antonio Ruberti”, l’evento dal titolo “Servizi per la tutela del Diritto allo Studio: efficacia e prospettive evolutive” ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti di tutti i soggetti istituzionali che, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, intervengono nel disciplinare il Diritto allo Studio nel nostro Paese. L’importante iniziativa si è tenuta al cospetto di una numerosa platea di giovani presenti in sala e dei rappresentanti dei vari organismi DSU in collegamento video affiancati da una rappresentanza di studentesse e studenti di tutta Italia.

A moderare l’evento è stata la Dottoressa Patrizia Mondin, Direttrice di Er.Go e VicePresidente di ANDISU, che durante l’iniziativa in più occasioni è intervenuta consegnando ai relatori e alla platea considerazioni tecniche di grande valore per una migliore realizzazione pratica dei servizi per il Diritto allo Studio, anche a salvaguardia della necessaria qualità degli stessi. La moderatrice ha inoltre più volte sottolineato come il DSU, al pari degli altri diritti, deve essere prima di tutto inclusivo e non discriminatorio. Per renderlo tale, nell’attuazione a cui si dedicano ogni giorno gli associati ANDISU, bisogna tenere conto delle differenze che ci sono negli obiettivi e le sensibilità, anche culturali, dei beneficiari.

 

L’ISEE per un diritto allo studio più equo

 

In apertura è intervenuta la VicePresidente di INPS, partner fondamentale degli Organismi DSU dato che per avere diritto alla borsa serve l’attestazione ISEE. Quest’ultima rappresenta uno strumento prezioso per le studentesse e gli studenti che vogliono accedere alla richiesta della borsa di studio. Come anticipato nel corso dell’intervento, un portale unico per la richiesta unica dell’ISEE sta per essere reso disponibile agli studenti. La Dott.ssa Maria Luisa Gnecchi, Vicepresidente di INPS, ha dichiarato: “Sono felice di essere in questa sala con tutti questi giovani davanti e con tutti coloro che sono collegati. Fondamentale che nel nostro paese ci siano sostegni per chi vuole frequentare l’Università e realizzare un progetto nella vita. L’Italia deve riuscire a garantire alle giovani generazioni di fare quello che desiderano. Il problema del Paese è l’incontro domanda offerta di lavoro, ma è un impegno che dobbiamo riuscire ad affrontare. L’iniziativa di oggi dà le informazioni su quelle che sono le agevolazioni attuali per gli studenti universitari, ma è un modo anche per informare sulle iniziative che si stanno facendo. Una laurea già garantisce il 20% in più di occupazione nell’arco dei primi 2 anni dal conseguimento del titolo di studio. Questo deve essere già uno stimolo per dimostrare quanto serve studiare. Abbiamo lavorato molto, un percorso molto lungo, adesso siamo nella condizione per cui l’ISEE è anche differenziato a seconda del bisogno. Il sistema per l’ottenimento dell’indicatore è facilissimo da usare anche per quelli che non sono nativi digitali. Il servizio di pre-compilazione vi permette di individuare la formula che serve alla vostra situazione particolare, più agevolmente”.

 

ANDISU e il monito dell’articolo 34 della Costituzione

 

Il Presidente Alessio Pontillo nel suo intervento ha individuato nella grande collaborazione tra ANDISU, MUR, Conferenza delle Regioni e CNSU, Istituzioni che ha ringraziato. La collaborazione è infatti l’elemento che più di tutti sta consentendo al Paese di realizzare importanti migliorie in tema di Diritto allo Studio. Ha inoltre posto l’attenzione sugli elementi che consentono agli Organismi DSU di lavorare con passione per gli studenti e studentesse d’Italia: “Andare all’Università in questo Paese è possibile anche per le persone meno avvantaggiate, grazie ai servizi realizzati dagli associati ANDISU per la tutela del Diritto allo Studio. Lavorare in una pubblica amministrazione spesso vuol dire confrontarsi con dei vincoli che rendono più complesso il raggiungimento dei risultati rispetto ad un soggetto privato. Per questo il lavoro che noi realizziamo è molto complesso. L’articolo 34 della Costituzione, e soprattutto il principio fondamentale espresso dall’articolo 3, è il faro della nostra attività quotidiana. Rappresenta ciò che ci motiva, che ci dà la forza per fare quotidianamente il nostro massimo a tutela dei più deboli. La nostra Costituzione ci aiuta ad avere sempre ben presente l’obiettivo, ci rende consapevoli riguardo quanto sono importanti i nostri sforzi per la società che abbiamo il dovere, e l’onore, di migliorare”.

Borse di studio sì, ma l’obiettivo è erogarle in tempo

 

Sulla gestione del Diritto allo Studio e sul ruolo di ANDISU Pontillo ha aggiunto: “Il Diritto allo Studio è materia regionale. Storicamente dare immediata attuazione alle disposizioni ministeriali è stato molto complesso, dato che la traduzione pratica transitava attraverso un vasto numero di soggetti per arrivare, infine, agli Organismi DSU. Oggi, attraverso la grande collaborazione attiva tra ANDISU e MUR, il nostro Paese è in grado di realizzare servizi per il Diritto allo Studio in maniera più efficiente e in tempi più rapidi, tema di grande importanza soprattutto in questa particolare fase in cui l’Italia deve realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei tempi stabiliti dalla UE. La nostra Associazione ha dimostrato di poter assolvere efficacemente a questa importante funzione: facilitare un dialogo tra MUR, Conferenza delle Regioni e Organismi per il Diritto allo Studio teso all’individuazione e realizzazione di soluzioni pratiche per la tutela degli studenti. I risultati di tale azione ci permettono di mettere a disposizione dei nostri studenti più servizi e di maggior qualità. Gli Organismi DSU, per il futuro, ritengono che vada salvaguardata la possibilità di poter percepire la borsa di studio da parte di tutti gli studenti idonei, cosa che sarà possibile attraverso uno stanziamento adeguato di risorse da parte del MUR, ma anche che sia fondamentale che tali risorse arrivino nella disponibilità degli Organismi DSU nei tempi utili per potere concedere la prima rata delle borse di studio agli studenti entro il mese di Dicembre di ogni anno. La serenità con cui lo studente sente di poter affrontare l’anno accademico è infatti un elemento fondamentale, non solo per la qualità del suo processo di apprendimento, ma anche per poter vivere al meglio una fase della propria vita importante e piena di stimoli per la crescita personale”.

Borse di studio, i fondi sono sufficienti?

Il Coordinatore Vicario della Commissione Università della Conferenza delle Regioni, Pietro Quaresimale, ha ringraziato ANDISU per il lavoro svolto sottolineando anche le difficoltà che le Regioni e gli Organismi del Diritto allo Studio devono affrontare, in particolare nel prossimo anno accademico 2023/2024, per rispondere a una domanda di aiuto e supporto agli studenti sempre più massiccia: “Oggi è un’occasione di riflessione importante. Il Diritto allo Studio è elemento fondamentale per una società giusta ed inclusiva. Come Conferenza delle Regioni stiamo sensibilizzando il Ministero competente riguardo la difficoltà a reperire la giusta quantità di fondi per rendere tutti gli idonei di borsa anche percettori della stessa. Ampliando la platea dei beneficiari aumenta anche la richiesta di fondi. Come Conferenza delle Regioni dobbiamo mantenere l’interlocuzione costante con il Governo per scongiurare il rischio di avere studenti idonei, ma non beneficiari”.

Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: “Non rinunciate al diritto allo studio”

Alessia Conti, Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, ha ricordato il ruolo prezioso di mediazione e di rappresentanza svolto dall’organismo: “Il nostro è l’unico organo di rappresentanza studentesca a livello nazionale. Noi ci incontriamo per fare proposte al Ministero, per migliorare la condizione degli studenti. Gli studenti, spesso, appena si iscrivono all’Università devono affrontare delle problematiche derivanti dal doversi relazionare con un nuovo metodo di studio e con delle organizzazioni complesse, quali sono gli atenei. A voi ragazzi vogliamo ricordare che avete dei diritti e il CNSU lavora affinché questi diritti vengano garantiti. L’istruzione è un diritto e deve essere il vostro mantra. Il Diritto allo Studio è una parte fondamentale perchè rende possibile accedere all’istruzione anche a coloro che non ne potrebbero affrontare i costi. L’istruzione permette l’autodeterminazione e consente di avere maggiori possibilità di scelta riguardo a come si vuole vivere la propria vita”.

 Molti giovani rinunciano, a priori, all’Università spaventati dagli ostacoli, anche di carattere sociale ed economico, che dovrebbero affrontare, ignorando che le soluzioni ci sono. Un punto sottolineato dalla Presidente Conti è stato proprio questo: “Alcuni fattori rappresentano tuttavia ancora delle barriere. Solo il 10% degli studenti italiani usufruisce del Diritto allo Studio. Ai ragazzi dico: avete una possibilità di interlocuzione con il CNSU e con gli Organismi DSU. Il Diritto allo Studio deve diventare prioritario nell’agenda del Governo, solo così possiamo puntare al diritto effettivo. La situazione attualmente non è rosea: siamo in una fase di crisi del Diritto allo Studio. Positivo il lavoro fatto in commissione di bilancio, ma il ministero deve interloquire di più con la comunità studentesca e rispondere alle richieste e necessità: i fondi stanziati non sono infatti abbastanza. C’è bisogno che le borse siano devolute a tutti gli studenti idonei. Devono inoltre arrivare nei tempi giusti e non quando i ragazzi hanno già affrontato le spese necessarie allo studio universitario. Tutti gli studenti devono avere pari tutela e noi studenti, costruttivamente, vogliamo partecipare attivamente al cambiamento”.

Regione Lazio: “Impegnati nel mantenere gli alti livelli raggiunti nella tutela del DSU”

 

Fra le istituzioni politiche presenti anche l’Assessore all’Università della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, che nel suo intervento ha dichiarato: “Il Diritto allo Studio non può essere analizzato con un approccio minimale perché viviamo in una realtà sociale complessa, anche sotto il profilo lavorativo, come quella europea. Credo che la tutela del DSU sia un cardine per lo sviluppo della società. I percorsi formativi universitari comportano un impegno molto serio e a volte non si ha la percezione di quanto siano funzionali in ottica di miglior posizionamento professionale. La Regione Lazio è impegnata per mantenere gli altissimi livelli quantitativi e qualitativi raggiunti con il lavoro di DiSCo nella tutela del Diritto allo Studio, anche mediante il bando Contributo alloggio così apprezzato dai nostri studenti. Sono contento della presenza del Ministro dato che ogni ente, nella realizzazione del servizio pubblico, ha bisogno del supporto del proprio Ministero competente”.

Ministro Bernini: “Il futuro dell’Italia è in mano ai giovani”

 

All’evento ANDISU per le Giornate Nazionale del Diritto allo Studio, prima volta nella storia dell’Associazione, è intervenuta in sala anche il Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, che ha spiegato gli obiettivi e le opportunità legate al PNRR: “Avrete sentito parlare del PNRR che è uno strumento che ci ha messo a disposizione l’Europa per aiutarci a gestire gli effetti della pandemia. Abbiamo importanti possibilità anche per la tutela del Diritto allo Studio e stiamo aumentando i cittadini che percepiscono la borsa di studio e aumentandone l’importo, ma anche per innalzare la quantità di alloggi disponibili per gli studenti. Dobbiamo lavorare insieme, andando oltre le singole appartenenze, per realizzare quanto previsto dal PNRR che va a vantaggio degli studenti e della nostra società. O facciamo squadra tutti insieme o non otteniamo nessun risultato. Ringrazio ANDISU e tutti coloro che si occupano di Diritto allo Studio perché aiutano il Ministero a rendere questo diritto reale e perché hanno lavorato in squadra con il MUR anche per la realizzazione dei servizi agli studenti previsti nel PNRR”.

 Quale futuro per il diritto allo studio?

 

A conclusione dell’incontro è intervenuto il Presidente ANDISU, Alessio Pontillo che ha ringraziato il Ministro per le parole di grande apprezzamento espresse verso l’Associazione anche a riconoscimento di un lavoro, svolto dagli Organismi DSU, molto intenso, soprattutto negli ultimi mesi. Il Presidente ha inoltre spiegato come l’Associazione lavora per le esigenze degli studenti: “Questo è il primo anno in cui gestiamo risorse provenienti dal PNRR e come ogni prima volta stiamo monitorando elementi di miglioramento che speriamo di poter realizzare nei prossimi anni accademici. La collaborazione costruttiva con il MUR e con le rappresentanze studentesche è fondamentale, solo dialogando con gli studenti ANDISU può comprendere a pieno i bisogni degli stessi e immaginare insieme le soluzioni più opportune insieme al Ministero. Sappiamo che spesso sono i servizi che si affiancano alla borsa di studio, alle mense e alle residenze, quelli che aumentano significativamente la serenità degli studenti; le iniziative per calmierare il costo dei testi di esame e degli alloggi in prossimità degli atenei sono esempi di azioni che aumentano di molto la percezione di completezza e di efficacia dei servizi per la tutela degli studenti meno avvantaggiati, ANDISU su questo continuerà a lavorare molto intensamente con tutti coloro che vorranno collaborare costruttivamente”.